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Ospedale di comunità, 37 pazienti ricoverati durante l’estate

ASCOLI - A tre mesi dall'apertura, il servizio dell’Ast Picena ha consentito maggiore disponibilità di posti letto per acuti nei nosocomi della provincia
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L’inaugurazione dell’ospedale di comunità di Ascoli Piceno

 

Sono già 37 i pazienti che sono stati accolti nel nuovo ospedale di comunità dell’Ast di Ascoli. Si tratta di pazienti provenienti dalle unità operative di entrambi i nosocomi piceni, il primo dei quali è stato ricoverato il 19 giugno scorso, mentre a luglio la media giornaliera dei degenti è stata di 8/9 persone, fino ad arrivare al mese di agosto quando l’ospedale di comunità è stato praticamente sempre al completo con una media di 15/16 ricoverati al giorno.

 

L’ospedale di comunità di Ascoli, primo nel panorama regionale ad avere avviato la propria attività con le caratteristiche strutturali ed organizzative previste nel Decreto ministeriale n. 77/2022, è stato aperto il 4 giugno scorso. Si tratta di una struttura di cure intermedie, che svolge una funzione di degenza intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero quando quest’ultimo non è più necessario perché ha risolto i problemi di salute acuti, ma il paziente non può ancora rientrare a domicilio per la presenza di problematiche socio-sanitarie, di recupero funzionale e dell’autonomia. Vi si accede attraverso l’attivazione del percorso di dimissione protetta, dopo che il paziente ha conseguito la stabilizzazione clinica.

 

Il presidio ascolano è dotato di 16 posti letto, è a gestione infermieristica, con supporto medico garantito da medici di assistenza primaria, con un organico di personale dedicato formato da 6 infermieri e 6 operatori sociosanitari gestiti da una coordinatrice infermieristica. In questa prima fase di sperimentazione (della durata di 6 mesi) è previsto che vengano accolti solo pazienti provenienti dai reparti ospedalieri, ma successivamente sarà attivata anche la possibilità di ricovero di pazienti provenienti dal territorio, su richiesta dei medici di medicina generale, per percorsi di cura che non possono essere effettuati a domicilio, ma che non hanno caratteristiche di acuzie tali da necessitare di un ricovero ospedaliero.

 

«A tre mesi dall’apertura dell’ospedale di comunità il primo bilancio che posso tracciare è senza dubbio più che positivo – dice il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta NataliniRingrazio ancora una volta i medici di assistenza primaria per aver accettato con slancio la partecipazione a questa sperimentazione gestionale nell’interesse dei loro pazienti, così come l’università, e tutta la direzione delle professioni sanitarie che garantisce la gestione diretta della struttura con personale di qualità».

 

«Questa giunta sta lavorando fin dall’inizio del suo mandato per garantire il diritto della salute dei cittadini e per dare nuove prospettive alla sanità – conclude l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini -. Abbiamo varato una importante riforma di riorganizzazione della sanità e redatto un nuovo Piano socio sanitario regionale. Proseguiamo il lavoro mettendo a terra gli investimenti del Pnrr con l’obiettivo di rendere la sanità più efficiente».



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