di Federico Ameli
Eccezionalmente di domenica, stamane l’ufficio elettorale di Palazzo San Filippo ha aperto le porte di prima mattina per l’attesa presentazione delle liste candidate al nuovo Consiglio provinciale.
A partire dalle 8, e fino alle 12 di lunedì, gli amministratori locali che avranno raccolto le firme di almeno il 5% degli aventi diritto al voto potranno presentare la propria lista, candidandosi ufficialmente alle elezioni di domenica 29 settembre e inaugurando così una campagna elettorale decisamente atipica.
In ballo c’è l’opportunità di sedere accanto al presidente Sergio Loggi – in carica fino al prossimo anno a prescindere dall’esito delle urne – e risollevare, almeno si spera, le sorti di una Provincia attualmente alle prese con un preoccupante dissesto finanziario.
Eppure, le recenti difficoltà affrontate dall’ente non sembrano aver diminuito l’appeal di un buon seggio a Palazzo San Filippo agli occhi di sindaci e consiglieri dei 33 comuni della Provincia, che in questi giorni hanno dato vita a trattative molto serrate per definire liste e schieramenti, con logiche e dinamiche di partito costantemente sullo sfondo.
Se fino a qualche giorno fa non era da escludere l’eventualità di un’unica lista, a meno di sorprese, come già anticipato da Cronache Picene il mancato accordo tra i sindaci porterà alla presentazione di due diverse liste.
In attesa della consegna dei documenti, e di conseguenza dei nominativi degli aspiranti consiglieri provinciali, lo scenario elettorale vedrà da una parte una coalizione civica di centrosinistra, con una buona rappresentanza moderata su modello del Consiglio uscente targato Loggi, dall’altro il centrodestra a tentare di contendere la maggioranza di Palazzo San Filippo.
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