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Imprese in attesa delle norme attuative per la patente a crediti, la Cna Picena: «Indispensabile una proroga»

ASCOLI - Il direttore Balloni: «A 20 giorni dall’introduzione della misura, non si conoscono ancora ulteriori dettagli sull’applicazione. La scelta di escludere le grandi aziende dal provvedimento risulta ad oggi incomprensibile, limitando di fatto i disagi alle piccole realtà artigiane»
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Francesco Balloni

 

A meno di un mese dall’entrata in vigore, la patente a crediti continua a rappresentare un’incognita per le piccole e medie imprese del comparto edilizio e del sistema casa. Ad oggi, infatti, non sono stati ancora pubblicati i decreti attuativi indispensabili per l’attivazione dello strumento.

 

La Cna di Ascoli Piceno negli ultimi mesi ha fatto notare che le novità introdotte dalla patente a crediti rischiano di penalizzare le piccole e medie imprese attive in ambito edilizio e in tutti i settori affini. In particolare, l’associazione territoriale di Ascoli continua a esprimere le proprie perplessità sui criteri adottati per migliorare i livelli di sicurezza sul lavoro. Un obiettivo condiviso appieno dalla Cna Picena, da sempre in prima linea nel garantire adeguate tutele a chi ogni giorno mette la sua professionalità al servizio di cittadini e famiglie, ma che contrasta fortemente con la scelta di limitare l’applicazione della patente alle sole aziende certificate al di sotto del terzo livello Soa, attestazione che non ha alcuna valenza in fatto di sicurezza sul lavoro.

 

Per Cna, considerando che dal 2021 a oggi le piccole realtà con meno di 50 addetti costituiscono, a livello nazionale, oltre il 95% delle aziende delle costruzioni, è evidente come la quasi totalità degli operatori del settore, ad esclusione delle imprese di grandi dimensioni, si troverà a fare i conti con la patente a crediti per prendere parte a lavori di costruzione, manutenzione, demolizione, smantellamento e scavo. Il punteggio iniziale attribuito è di 30 crediti, con la possibilità concreta, in caso di decurtazioni, di essere interdetti dall’esercizio del proprio lavoro una volta scesi al di sotto dei 15 crediti.

 

Alla luce dei cambiamenti in vista e del poco tempo a disposizione, la Cna di Ascoli Piceno evidenzia la necessità di una proroga sulle tempistiche originariamente previste, o in alternativa di un periodo transitorio, in modo da favorire un confronto tra istituzioni, associazioni di categoria e addetti ai lavori sui punti nevralgici del testo attuale e consentire alle imprese di prepararsi in tempo utile al cambiamento.

 

«A 20 giorni dall’introduzione della patente a crediti, non si conoscono ancora ulteriori dettagli sull’applicazione e sull’ottenimento di uno strumento che, ad oggi, andrà a penalizzare le piccole e medie imprese – commenta Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli Piceno – La scelta di escludere le grandi aziende dal provvedimento risulta ad oggi incomprensibile, limitando di fatto i disagi alle piccole realtà artigiane.

 

Al di là dei dubbi sull’efficacia della patente a crediti, in questi mesi abbiamo fornito alle imprese le indicazioni già a nostra disposizione attraverso incontri e seminari di carattere informativo, ma in assenza di novità dalle istituzioni gli addetti ai lavori necessitano di più tempo per conoscere nel dettaglio gli adempimenti necessari per operare nel rispetto delle norme».

 


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