facebook rss

Serve una Samb d’attacco: per il campionato e per sconfiggere l’aleggiante “freddo scetticismo”

SERIE D - Il pareggio contro l'Atletico Ascoli ha gelato l'entusiasmo della tifoseria prima dilagante, col timore che L'Aquila e ora anche il Chieti abbiano qualcosa in più. Un confronto con la squadra dell'anno scorso
...

La formazione della Samb titolare contro l’Atletico Ascoli

 

di Pier Paolo Flammini

 

Samb-Recanatese non è solo uno scontro diretto (forse neanche il primo, perché le ambizioni pur non conclamate dell’Atletico Ascoli sono quelle del sogno play off) ma anche una partita nella partita, come spesso capita a San Benedetto: vale per i tre punti e per il campionato ma vale anche per il freddo scetticismo che sembra sia pronto a impadronirsi della piazza dopo il doppio e abbastanza deludente pareggio contro l’Atletico Ascoli. Una convinzione, insomma, che per la Samb non vi sia nulla da fare, che il campionato andrà perso.

 

La prestazione di Monticelli, in particolare, è stata letta dai più come un segnale di impotenza. Anche se, per contrasto – solo il tempo lo chiarirà – potrebbe invece rappresentare un segnale di potenza, poiché è evidente come Palladini abbia deciso di non rischiare nulla e tanto è stato (tra le righe: per il sesto anno consecutivo l’Atletico Ascoli esordisce in campionato con un pareggio per zero a zero…).

 

Tuttavia contro la Recanatese, al cospetto del proprio pubblico, è chiaro che si vuole vedere qualcosa di diverso: con i due esterni (Kerjota, soprattutto, e uno tra Battista e Baldassi, con Fabbrini e Moretti pronti a subentrare), discreti in Coppa Italia e invece in difficoltà al “don Mauro Bartolini”; con Paolini, che probabilmente sarà riportato nel ruolo a lui congeniale, ovvero come vertice alto del centrocampo, adatto agli inserimenti e al supporto di Eusepi. Proprio sull’attaccante romano sono concentrate le attenzioni: potente fisicamente, sicuramente non al meglio della condizione (fisici così necessitano di più tempo), ma assolutamente indispensabile per una Samb che possa ambire al vertice del campionato.

 

Perché è facile dire che questa Samb sia inferiore a quella di un anno fa, ma se leggiamo i curricula di Candellori, Paolini (confermato, ma di fatto non utilizzato l’anno passato) e D’Eramo, ai quali aggiungere Guadalupi e Lulli, troviamo sicuramente un centrocampo non inferiore – anzi… – a quello composto da Arrigoni, Barberini e Scimia. Anche gli esterni d’attacco quest’anno sono non inferiori assolutamente a quelli messi a disposizione di mister Lauro: Battista (confermato), Baldassi e Kerjota più Fabbrini (arrivato a gennaio) più Moretti mentre a settembre 2023 si aveva, oltre Battista, il solo Cardoni (under), con Alessandro e Romairone vanamente impiegati in quel ruolo e Senigagliesi da gennaio in poi.

 

Se guardiamo il duo di difensori centrali, Pezzola (confermato, titolare poi da febbraio) e Gennari, per quanto visto, non sembrano pagar pegno rispetto a Sirri e Sbardella, mentre i due terzini Chiatante e Orfano se la giocano con il duo Pagliari-Zoboletti. Pagliari fu esplosivo per oltre metà campionato, ma aveva poi mostrato qualche sofferenza in difesa, pecca che Orfano pare non avere, mentre Chiatante è sicuramente più offensivo di Zoboletti, che rimediava poi in fase difensiva.

 

Due erano – e magari sono – le scommesse invece ancora da valutare. Il duo di portieri attuali, Orsini e Semprini, pareva favorire quest’ultimo, valutato come una certezza, nel ruolo di titolare. La sta spuntando Orsini, che è un 2006, e non sta dispiacendo (per la regola degli under: semmai l’assenza di under 2006 titolari impone giocoforza Orsini per Semprini, e rischia di complicare le cose in caso di assenza di Orsini). Al momento non si può dire che si sia perso qualcosa nel passaggio da Coco a Orsini.

 

Questione centravanti: anche Eusepi ha un curriculum non paragonabile con Tomassini e Martiniello, tuttavia ha qualche anno in più dei due ex attaccanti. Entrambi segnarono 23 gol, play off compresi, e questo è il fardello che pesa sulle spalle del capitano, con Moretti (e Lonardo) che devono dare il loro contributo.

 

Attenzione, però, perché la buona performance dei due centravanti non fu compensata dalla scarsa vena realizzativa degli altri attaccanti (Senigagliesi 4, Battista 5, Lonardo 1, Alessandro 3, Romairone 1) e soprattutto centrocampisti: soltanto Paolini e Barberini, all’ultima giornata, segnarono un gol su azione.

 

Il freddo scetticismo che ha ghiacciato un po’ l’ambiente rossoblù, dopo un avvio di campagna abbonamenti dirompente e una festa trascinante alla presentazione della squadra, è dovuto anche alle prestazioni delle rivali accreditate per la vittoria del campionato: 3-0 de L’Aquila alla Civitanovese, con super-Banegas nonostante l’assenza dei due acquisti da novanta Giandonato e Misuraca, e a quello che sta avvenendo a Chieti dopo la vittoria per 3-0 ad Avezzano: acquistata dal fondo Azimut Raif Virgo , dopo l’arrivo di Donsah si dà per imminente quello di Falzerano (un anno fa all’Ascoli in Serie B) e anche quello di Bellusci (anche lui all’Ascoli).

 

Insomma, la griglia delle pretendenti alla vittoria sembra arricchirsi: per questo la risposta migliore dovrà arrivare dal campo, di fronte agli oltre 5 mila spettatori previsti per Samb-Recanatese. Che si giocherà a una temperatura più accettabile e con un prato di gioco stavolta in discrete condizioni.

 

STREAMING – La società ha comunicato che sarà possibile vedere in diretta streaming le partite interne al costo di 10 euro per i privati e 50 euro per gli esercizi commerciali collegandosi a www.sambenedettesediretta.it

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X