“Il valore della medicina di laboratorio”: questo il titolo della giornata di informazione e formazione organizzata dall’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli in collaborazione con i laboratori privati accreditati, per sabato 21 settembre, dalle 8.30, all’hotel Casale di Colli del Tronto, in occasione della sesta “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita” che si celebra oggi 17 settembre.
La Giornata, nata per sottolineare che la sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute, quest’anno propone il tema dei miglioramento dei processi diagnostici.
L’Ast di Ascoli ha scelto pertanto di parlare delle diagnosi che coinvolgono i laboratori, numericamente molto elevate e che interessano tanti cittadini, nel momento di informazione e formazione con relatori di rilievo nazionale che illustreranno le peculiarità del servizio di medicina di laboratorio, evidenziando gli strumenti che devono essere messi in atto per garantire che le informazioni contenute nel referto siano davvero utili al clinico per la diagnosi e il monitoraggio della patologia, e non siano solo un numero.
Obiettivo della giornata è informare i clinici, in particolare i medici di medicina generale che sono i principali prescrittori di esami di laboratorio, sull’importanza del corretto utilizzo del Servizio di medicina di laboratorio e sulla necessità di interazione continua per raggiungere l’obiettivo comune che è la salute del paziente. Particolare enfasi verrà posta sulla sicurezza dell’utente, basata soprattutto nel richiedere l’esame adeguato per lo specifico soggetto e nel momento corretto.
«Il referto di laboratorio – spiega il direttore di Patologia Clinica dell’Ast di Ascoli, Antonio Fortunato, che sarà tra i relatori della giornata formativa – non è solo una rappresentazione di concentrazioni di analiti riscontrate nei liquidi biologici, ma è un documento che contiene informazioni cliniche che, unitamente alle indagini strumentali e alla visita medica, permettono di completare il percorso diagnostico.
Dai dati riportati nella letteratura scientifica si evince che i referti prodotti dalla medicina di laboratorio contribuiscono nel definire almeno il 70% delle diagnosi cliniche, ma la conoscenza dei percorsi che vengono messi in atto per garantire la qualità analitica dei dati di laboratorio e le criticità preanalitiche spesso non sono adeguatamente considerate dai clinici che utilizzano tali informazioni.
Un altro aspetto che non deve essere sottovalutato, per migliorare l’efficienza delle risorse impiegate nella diagnostica di laboratorio, è l’appropriatezza delle richieste di esami valutando a priori se il referto di laboratorio modifichi o meno il percorso clinico.
La prossima revisione del nomenclatore nazionale dei Lea (livelli essenziali di assistenza) e la conseguente rimodulazione del catalogo regionale delle prestazioni, sono un’occasione da non perdere per tendere a una maggiore appropriatezza delle richieste, in particolare con l’introduzione di un numero maggiore di esami “riflessi” che consentiranno un più rapido completamento dei percorsi diagnostici, limitando il numero di prelievi ai pazienti».
Alla giornata prenderà parte anche il Comitato di partecipazione dell’Ast di Ascoli al fine della realizzazione di una guida informativa sul tema, per i cittadini.
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