facebook rss

Evade, pesta la fidanzata a sangue
e le getta l’alcol addosso
con la minaccia: «Ti do fuoco»

DALLE MARCHE – Arrestato a Macerata un 28enne, che si trovava già ai domiciliari per una precedente rapina. Ieri ha preso a pugni la ragazza fino a romperle il setto nasale e farle saltare un dente. Ieri l’udienza di convalida, il giovane finirà in carcere
...

Tribunale-Macerata_foto-LB-2-650x433

 

Evade dai domiciliari, pesta a sangue la fidanzata e poi le getta alcol addosso, minacciandola di darle fuoco. E’ successo a Macerata, arrestato con l’accusa di evasione, lesioni aggravate e violenza privata un 28enne.

 

avvocato-alessandro-marcolini

L’avvocato Alessandro Marcolini

Il giovane, che vive con il padre nel capoluogo, si trovava ai domiciliari per una rapina commessa poche settimane fa.

 

All’improvviso, giovedì 19 settembre, è uscito di casa ed è andato nell’auto dove c’era la sua fidanzata, l’ha tirata fuori con la forza, l’ha sbattuta per terra e poi ha iniziato a colpirla con calci e pugni fino a romperle il setto nasale e farle saltare un dente.

 

A quel punto le ha tirato addosso dell’alcol che si era portato dietro e con un accendino che stringeva in mano l’ha minacciata: “Ti do fuoco”, costringendola a rientrare in casa con lui.

 

Scattato l’allarme, sul posto è arrivata la polizia, che ha arrestato il 28enne. Mentre la fidanzata è stata accompagnata in ospedale per le cure del caso, per lei 30 giorni di prognosi.

 

raffaele-belogi

L’avvocato Raffaele Belogi

Ieri, 20 settembre, per il giovane si è tenuta l’udienza di convalida davanti alla gip Francesca Preziosi, con l’accusa sostenuta dal pm Stefano Lanari. Era difeso dagli avvocati Alessandro Marcolini e Raffaele Belogi. La giudice ha convalidato l’arresto, mentre sono stati chiesti i termini a difesa. Il giudizio per direttissima si terrà il 18 ottobre. Nel contempo, l’altro gip che seguiva il caso della rapina, ha aggravato la misura cautelare dei domiciliari: il 28enne andrà in carcere.

(Redazione Cm)

*A tutela della vittima il nome dell’indagato non viene indicato.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X