15 mila euro vinti ad “Affari Tuoi”, la gioia di Marta e Michelle: «Tornassimo indietro non cambieremmo idea»

Marta Flammini e la figlia Michelle ad Affari Tuoi

di Edoardo Ciriaci

L’avventura di Marta Flammini e di sua figlia Michelle ad Affari Tuoi si è conclusa con un sorriso amaro, ma comunque sincero perché i 15 mila euro hanno permesso alla giovanissima ragazza, appena diciottenne, di realizzare il sogno di comprare la sua prima automobile. Eccola infatti la 500, bianca, sfoggiata nelle storie del suo profilo Instagram con la frase “Barbie girl” che rimanda anche al buffo portachiavi rosa.

Una piacevole serata passata tra le risate, la festa per i pacchi blu che diminuivano e la suspense finale quando erano rimasti solo 15 e 200 mila euro. «È stata un’esperienza fantastica ,- ci racconta Michelle – durante la quale abbiamo avuto la straordinaria possibilità di conoscere delle persone meravigliose con cui si è instaurato un rapporto che rimarrà per tutta la vita».

Marta Flammini, la figlia Michelle e Stefano De Martino

Eccole qui in posa con Stefano De Martino, il conduttore del programma di punta su Rai 1. Sono tante anche le dimostrazioni d’affetto arrivate sui social, non solo dai “colleghi” pacchisti che si sono congratulati con le ragazze.

Tantissimi commenti al termine della puntata, alcuni più critici da chi, immaginando di essere al loro posto, non nega che avrebbe accettato l’ultima offerta da 56 mila euro. Sul tema si è espressa ancora Michelle: «La finale poteva sicuramente andare meglio ma ad oggi rifaremmo esattamente la stessa cosa, penso che se nella vita non si rischia non si arriva da nessuna parte e quindi va benissimo così.».

Una bella storia di madre e figlia da ricordare per tutta la vita, al di là dell’amarezza per una vincita comunque importante per realizzare i piccoli sogni di una famiglia che mette l’unione e l’amore al primo posto. «Partecipare al programma è stato un grandissimo onore, ma partecipare con mia mamma è stato il regalo più grande che va aldilà dei soldi che abbiamo riportato a casa.».