di Salvatore Mastropietro
Alla domanda sul fatto se il turno infrasettimanale fosse, considerando l’attuale momento di crisi dell’Ascoli, un vantaggio o meno, il direttore sportivo Emanuele Righi ha risposto nel post partita del ko interno contro la Lucchese: «Lo dirò giovedì».
In ogni caso, comunque, Carpi-Ascoli di giovedì, ore 18,30, sarà uno spartiacque fondamentale nel cammino dei bianconeri. Non è un mistero ormai che un risultato negativo potrebbe costare caro a mister Massimo Carrera, finito sul banco degli imputati dopo la sconfitta di domenica contro i toscani e, soprattutto, un’altra prestazione non convincente.
Nell’allenamento mattutino al “Picchio Village” ci si è concentrati nuovamente sui tanti aspetti da correggere. Nella seduta di domani, prima della partenza per l’Emilia, si continuerà a mettere nel mirino un avversario neopromosso come quello allenato da Cristian Serpini, che nel weekend ha perso l’imbattibilità perdendo sul campo della Spal (2-1) dopo aver ottenuto tre pareggi e una vittoria di prestigio (in casa contro il Perugia) nelle prime quattro gare di campionato.
Il tecnico bianconero proverà a ripartire dalle certezze di questa prima parte di stagione. Su tutte, quella di avere un attaccante affidabile come Simone Corazza, autore di tre gol (quattro contando anche quello siglato in Coppa Italia contro l’Arezzo) nonostante una squadra che fatica nel fargli arrivare rifornimenti necessari e palloni giocabile. Con la rete del momentaneo 1-1 messa a segno contro la Lucchese il bomber classe 1991 ha tagliato il traguardo dei 100 gol in Serie C, playoff e playout esclusi (44 nel girone A, 42 nel girone B e 14 nel girone C). Ci sarà senz’altro lui al centro dell’attacco nello schieramento che sarà schierato da Massimo Carrera, che dopo il passaggio al 4-2-3-1 nelle ultime due gare potrebbe anche valutare qualche variazione.
Tra gli aspetti da correggere, ci sarà senz’altro bisogno quello di un rendimento difensivo (di squadra e non solo a livello di reparto arretrato) a cui porre attenzione. In particolare, tra i punti critici ci sono i gol subìti nei secondi quarantacinque minuti: tutte e 6 (2 contro la Spal, 2 contro l’Entella e 2 contro la Lucchese) le reti al passivo arrivate nelle prime cinque gare di campionato sono arrivate nei secondi tempi. Semplice coincidenza o sintomo di un problema più profondo (perdita di attenzione, lucidità o condizione fisica)? Risposte univoche non esistono, ma in ogni caso anche questo dato è da annoverare tra i sintomi delle difficoltà a cui porre rimedio.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati