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Samb, adesso è tutta un’altra storia: metamorfosi firmata Palladini

SERIE D - Intanto per la trasferta di Fossombrone sono disponibili 350 biglietti per i tifosi rossoblù
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Il gol di Lonardo festeggiato dai giovanissimi rossoblù Chiatante dalla panchina, Lonardo stesso, Pezzola e Orfano – foto US Sambenedettese

 

di Pier Paolo Flammini

 

Commentare la manita della Samb a L’Aquila è assieme facile e difficile. Facile perché tutto è andato per il verso giusto, difficile perché, come ha detto l’allenatore ospite Pagliari in sala stampa, c’è poco da dire. Per gli amanti della statistica, l’ultimo 5-0 casalingo della Samb era targato 2004, ben 20 anni fa, in occasione di Samb-Fermana di Serie C del 4 aprile: c’era Vullo in panchina, segnarono Taccucci, Esposito, doppietta di Maschio e infine il compianto Tino Borneo su rigore. Altra goleada il 2 dicembre 2012, in Serie D, in Samb-Marino: finì 6-1, andarono in gol Traini, Shiba (2), Pazzi, Carminucci e Napolano (Gigliotti per gli ospiti). C’è inoltre un Samb-L’Aquila 5-0, di 60 anni fa (Serie C 64-65).

 

Tornando all’attualità, commentare la partita è facile e difficile perché tutto è andato alla perfezione. Se si eccettua il primo quarto d’ora, con la partita in equilibrio anche se con i rossoblù più offensivi, è stato un monologo di una squadra che ha trovato l’equilibrio perfetto in ogni reparto, mentre in precedenza lo aveva dalla cintola in giù: difesa ermetica, Candellori una sorta di barellino strappa palloni, Guadalupi sontuoso in ogni circostanza, Lonardo bravo a far da pendolo, Baldassi e Orfano intelligenti e lesti sulla sinistra, Kerjota di livello stratosferico (e può ancora migliorare!), Eusepi finalmente meno solo. E, va detto, bravura e coraggio da parte di Palladini che ha cambiato ben 4/11 di squadra e ha modificato l’assetto tattico, rafforzando difesa e attacco ma non indebolendo il centrocampo, che comunque anche senza Guadalupi si era espresso meglio con due mediani.

 

Il 5-0 serve a far trovare equilibrio a una piazza perennemente sull’orlo di qualcosa, che siano nervi in caso negativo o un entusiasmo a volte persino eccessivo in altre. Perché dopo il 5-0 in tanti immagineranno una cavalcata trionfale, ma il campionato si sta dimostrando diverso rispetto a quello vinto dalla Samb nel 2016, più simile magari a quello del 2013 (entrambi con Palladini in panchina), quando si risolse all’ultima giornata.

 

Vigor Senigallia, Chieti, L’Aquila, probabilmente l’Ancona che si rinforzerà a dicembre, l’Atletico Ascoli sono tutte formazioni in grado di competere per il vertice, e ne tralasciamo altre. Vincerà chi avrà i nervi più saldi. E i nervi più saldi, dispiace per troppi detrattori, a San Benedetto ce li ha primo fra tutti proprio Palladini: un altro allenatore, la settimana scorsa, probabilmente sarebbe andato in tilt, non Ottavio che conosce la febbre rossoblù sambenedettese.

 

Il 5-0 farà trascorrere una settimana tranquilla all’ambiente, darà la carica ai calciatori e alla tifoseria (semmai ne servisse altra), ma è importante soprattutto perché si è mandato in tilt una avversaria diretta che adesso deve faticare a ritrovare le proprie certezze. Ma sono trascorse appena 4 giornate, ogni discorso è prematuro (Samb compresa).

 

Un’ultima parola su Lonardo. Il classe 2005 è alla prima presenza da titolare in campionato (l’altra solo nella finale play off): lo scorso anno ha giocato pochissimo (190 minuti in 12 presenze), nonostante questo è rimasto a San Benedetto nonostante attiri l’attenzione di molte squadre. Il gol è arrivato con un colpo di testa da calcio d’angolo, in un’area intasata da colossi avversari: non si segna in quel modo se non si hanno qualità. Può tuttavia migliorare ulteriormente, e siamo sicuri che giocando lo farà.

 

La sua funzione sarà fondamentale, in quanto under e come zona di gioco. Ricordiamo che nel campionato 2015-16 Palladini subentrò a Beoni, nonostante il primo posto in classifica, dopo le clamorose imbarcate difensive casalinghe (4-5 col Monticelli, 1-4 col Matelica) assegnò il ruolo di centravanti all’allora under Lorenzo Sorrentino, che ripagò con 11 reti e soprattutto con gli spazi aperti per i gol di bomber Titone (Sorrentino ha poi proseguito con una carriera tutta in Serie C). Trovare un under offensivo in grado di garantire un apporto come quello di Sorrentino in termini di gioco prima che di gol significa spesso spostare gli equilibri di una squadra intera.

 

BIGLIETTI Saranno 350 i biglietti disponibili per i tifosi rossoblù in vista della partita Fossombrone-Samb di domenica prossima (inizio 0re 15). Prezzo 15 euro comprensivo di prevendita, gratis per gli under 14.


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