Un altro appuntamento si aggiunge alle iniziative previste nell’ambito della quarta edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast venerdì 4 ottobre, alle ore 18, presso lo Spazio Premio Licini.
Ospite d’eccezione Francesco Poli, docente di Arte e Comunicazione presso l’Università degli Studi di Torino, curatore e autore di numerose pubblicazioni sull’arte del XX secolo, che presenterà il suo ultimo lavoro editoriale dal titolo “L’ironia è una cosa seria. Strategie dell’arte d’avanguardia e contemporanea”, stampato da Johan&Levi Editore, uscito lo scorso mese di marzo.
Il talk, che avrà per oggetto il volume, sarà un vero e proprio dialogo tra l’autore e Sabrina Pecci dell’Associazione Arte Contemporanea Picena, alla scoperta di una chiave di lettura inedita per decriptare il dispositivo ironico nell’arte moderna e contemporanea, mettendo in evidenza la carica distruttiva e innovatrice di questa affascinante e sfuggente modalità espressiva.
Poli indaga la componente ironica nelle opere d’arte visiva evidenziando quanto quest’ultima sia stata utilizzata dagli artisti, con palesi intenti satirici, grotteschi, paradossali o in modo clamorosamente provocatorio, per giungere talvolta a una banalizzazione del suo ruolo sovversivo.
A una esplorazione più approfondita, però, esiste una modalità più sottile, complessa e concettuale che opera sul piano della forma prima ancora che su quello dei significati più immediatamente decifrabili. Inaspettatamente possono nascondersi trame sotterranee che richiedono un secondo sguardo, perché l’ironia è spesso intessuta fra le maglie dell’opera che abbiamo davanti quando non è addirittura radicata nell’attitudine dell’artista.
Numerosi sono gli autori in cui la provocazione sembra più esplicita o addirittura gridata, come nel caso di Cattelan o Koons, comprenderne tutte le sfumature e le ragioni è un’operazione che richiede dei distinguo.
Dal sovvertimento dei canoni accademici compiuto dagli impressionisti, attraverso gli esiti conturbanti del Surrealismo, fino alle indebite appropriazioni postmoderne, Francesco Poli riconosce all’ironia dignità accademica e accetta la sfida di mostrare come questa assuma una funzione cruciale nelle diverse tappe delle avanguardie e dell’arte contemporanea.
Benché non sia un saggio teorico sul concetto di ironia, nella sua prima parte il libro offre un sintetico quadro di riferimento dei suoi vari significati e delle principali interpretazioni che ne sono state date. Poi prosegue con un excursus sulla stessa attraverso l’arte contemporanea, arrivando alla lettura puntuale di grandi capolavori, da Manet a Magritte, da Fontana a Manzoni, da Andy Warhol da Cindy Sherman.
Biografia. Francesco Poli è docente di Arte e Comunicazione all’Università di Torino. Ha curato numerose mostre in musei, spazi pubblici e privati e collabora con il quotidiano “La Stampa” oltre che con riviste specializzate. Tra le sue pubblicazioni, Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale (1997), Il sistema dell’arte contemporanea (1999), La scultura del Novecento. Forme plastiche, costruzioni, oggetti, installazioni ambientali (2015), Il pittore solitario. Seurat e la Parigi moderna (2017) e Modigliani. Una vita per l’arte (2018). Per Johan & Levi ha pubblicato, con Francesco Bernardelli, Mettere in scena l’arte contemporanea. Dallo spazio dell’opera allo spazio intorno all’opera (2016).
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