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La faglia del Monte Vettore è tra i 200 geositi a più alto valore scientifico del mondo

ASCOLI - Nella giornata della Geodiversità è stata inserita nella lista dei 200 geositi a più alto valore scientifico dell'International Union of Geological Sciences. Il riconoscimento durante l'ultimo congresso tenutosi in Corea del Sud
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La faglia del Monte Vettore è stata riconosciuta patrimonio geologico mondiale ed inserita nella lista dei 200 geositi a più alto valore scientifico dell’International Union of Geological Sciences.

La faglia sul Vettore

 

Il riconoscimento è avvenuto recentemente nel corso del 37° Congresso Geologico Internazionale tenutosi in Corea del Sud.

 

La faglia si estende per alcuni chilometri lungo la catena dei Monti Sibillini ed è particolarmente visibile lungo il fianco della montagna che sovrasta la piana di Castelluccio. Fa parte del sistema di faglie responsabile delle sequenza sismica del 2016 e della creazione di una fagliazione superficiale, interamente compresa nel territorio del Parco, che è la più estesa e meglio documentata in Italia.

 

Ieri, domenica 6 ottobre, in occasione della celebrazione della Giornata Internazionale della Geodiversità – proclamata dall’Unesco nel 2021 con l’obiettivo di promuovere l’importanza della geodiversità, considerata il “partner silenzioso della biodiversità” – il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, hanno organizzato un’escursione guidata per esplorare la geologia e la geodiversità del Monte Vettore.

 

I geologi dell’Ispra e i funzionari del Parco hanno illustrato le caratteristiche geologiche e i processi che hanno modellato il territorio e il ruolo giocato delle faglie con i loro tragici effetti sulle persone e sul nostro territorio, ma anche la loro importanza dal punto di vista scientifico; il tutto inquadrato nell’assetto geologico- geomorfologico dei luoghi.

 

Il percorso, con partenza dal Valico di Castelluccio, ha fatto tappa in corrispondenza dei punti di osservazione allestiti con pannelli informativi nell’ambito del progetto di valorizzazione e protezione dei siti relativi alla fagliazione superficiale del sisma 2016. Il progetto è nato dalla collaborazione tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e l’Ispra con l’obiettivo di documentare e mostrare le tracce geologiche in superficie di un evento così catastrofico.

 

 


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