Il momento del ritorno del pattino che ha condotto in salvo il nuotatore
Aveva infilato la muta, viste anche le condizioni non proprio favorevoli del mare mosso da non trascurabili raffiche di vento, ed era pronto per la sua nuotata. Da effettuare rigorosamente dietro gli scogli. All’ingresso in acqua, forse, non ha sentito i richiami, avvenuti anche tramite apposito fischietto, del personale di assistenza bagnanti che cercava di avvertirlo, visto che lui sembrava non curarsene, delle condizioni non ideali. Niente da fare. L’uomo in muta, sulla cinquantina, è partito lo stesso, nella mattinata di mercoledì 27 giugno all’altezza dello chalet Calypso di Porto d’Ascoli (concessione 84), prima di sparire dalla visuale dell’occhio vigile degli bagnini, che lo controllavano col binocolo dalla spiaggia libera adiacente.
Un altro momento del salvataggio
Gli stessi che, dopo qualche secondo, si sono mossi a bordo del pattino per andare a recuperarlo. Nel medesimo momento, qualche centinaio di metri oltre, un altro collega si accorgeva dell’uomo in panne e si tuffava prontamente in acqua senza sapere che fosse già partito il natante.
Conclusione: uomo col salvagente scortato dal pattino e bagnino di ritorno…a nuoto, per una inutile ma coraggiosa sfacchinata applaudita giustamente dalla spiaggia.
Morale della favola: in certi casi rendersi conto che certe cose non vanno fatte, ad esempio mettersi a nuotare col mare così mosso, dovrebbe sembrare cosa piuttosto semplice. Evidentemente non per tutti.
Lu. Ca.
Il bagnino tornato a nuoto
Il pattino dietro agli scogli
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati