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Fondazione Rete Lirica delle Marche, al Ventidio Basso Verdi e Puccini

ASCOLI - La nuova stagione 2024/25 vede in cartellone "Un ballo in maschera" e "Madama Butterfly" in scena anche nel Massimo cittadino, oltre che a Fermo e Fano. Si chiude il mandato triennale del consiglio direttivo guidato da Francesco Ciabattoni
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È in pieno fermento la preparazione della Stagione 2024/2025 della Fondazione Rete Lirica delle Marche che, anche quest’anno, ribadisce la sua linea programmatica puntando sul rapporto e la compresenza di grandi maestri e giovani interpreti.

 

Due i titoli di grande richiamo messi in scena, dai cataloghi dei più amati operisti italiani, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, cui si aggiunge il consueto concerto inaugurale dell’anno accademico del Conservatorio “Pergolesi” di Fermo.

Il Ventidio Basso di Ascoli

 

Si comincia con Un ballo in maschera di Verdi, in programma il 16 novembre 2024 (ore 21) al Teatro dell’Aquila di Fermo, il 23 novembre (ore 20,30) al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno e quindi il 30 novembre (ore 20,30) al Teatro della Fortuna di Fano. La messa in scena è frutto di una coproduzione con il Teatro Regio di Parma (il debutto con successo è di appena qualche giorno fa, nel Teatro di Bussetto, per il festival Verdi 2024) ed è firmata dal giovane regista spoletino Daniele Menghini, già autore di importanti spettacoli allo Sferisterio e al Teatro Massimo di Palermo. Sul podio della FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana si alterneranno il più famoso Fabio Biondi e il giovanissimo Giuseppe Mengoli (solo 30 novembre); il Coro è quello del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.

 

Per Madama Butterfly di Puccini andrà in scena uno spettacolo firmato dal soprano Renata Scotto – scomparsa poco più di un anno fa, grande interprete nella sua carriera anche di questo personaggio simbolo del compositore toscano – che sarà ripreso da Renato Bonajuto per una coproduzione con il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e il Teatro delle Muse di Ancona. Sul podio dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini ci sarà Cesare della Sciucca, mentre il Coro è quello del Teatro della Fortuna. Il calendario prevede il debutto al Teatro della Fortuna di Fano il 29 marzo 2025 (ore 20,30), poi il 5 aprile (ore 21) al Teatro dell’Aquila di Fermo e infine il 12 aprile (ore 20,30) al Teatro Ventidio Basso.

 

La fondazione continua il suo lavoro capillare di promozione per coinvolgere nuovi pubblici, a partire proprio dai più giovani. Per questo motivo i debutti in ogni teatro saranno preceduti dall’ormai consueta anteprima per i giovani, il 14, 21 e 28 novembre (ore 17) per “Un ballo in maschera” e il 27 marzo, 3 e 10 aprile (ore 17) per “Madama Butterfly”.

 

Il 2025, come da tradizione, si aprirà con il concerto dei docenti e degli allievi del Conservatorio “G.B. Pergolesi” di Fermo al Teatro dell’Aquila, in programma il 26 gennaio (ore 18).

Il presidente Francesco Ciabattoni

 

Anche per questa nuova stagione della Rete Lirica delle Marche saranno attivi, in tutte e tre i teatri di Fano, Fermo ed Ascoli Piceno, i percorsi accessibili realizzati nell’ambito del progetto regionale “Marche for all” realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministro per le disabilità e il co-finanziamento della Regione Marche.

 

Questa nuova stagione 2024/2025 si basa anche sull’entusiasmo per i risultati del 2023 che ha portato nei tre teatri 6.899 spettatori, cui si aggiungono migliaia di giovanissimi spettatori che hanno partecipato a Turandot. Enigmi al Museo, il progetto d’opera pensato per i più piccoli. Guardando più a fondo i numeri raccolti, gli spettatori paganti sono passati dai 5.735 del 2014 ai 9.632 del 2019, riducendosi poi negli anni della pandemia a 3.351 nel 2020 e 2.798 nel 2021.

 

Gli incassi lordi sono passati dai 129.000 euro del 2014 ai 148.000 euro del 2019, riducendosi poi negli anni della pandemia a 72.900 euro  nel 2020 e 49.810 euro nel 2021. Il 2023, con 158.717 euro ha superato anche i record di incassi pre covid. Anche il bilancio della fondazione è cresciuto negli anni passando da  960.000 euro del 2018 ad 1.140.000 euro nel 2024.

 

Il consiglio direttivo uscente presieduto dall’ascolano Francesco Ciabattoni e composto da Catia Amati (vicepresidente), Francesco Trasatti e Francesco Rapaccioni, al termine del proprio mandato per il triennio 2021-2024, ha ringraziato chi si è adoperato per la Rete, a partire dal direttore Luciano Messi e dal direttore artistico Alessio Vlad che hanno guidato la Fondazione con lungimiranza, supportati dai Soci, dai dipendenti, dal personale tecnico e dai collaboratori.

 


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