Questa mattina gli agenti della Digos della Questura di Ascoli, su mandato della Procura Distrettuale Antimafia di Ancona, hanno effettuato una perquisizione riguardante un imprenditore di 68 anni, originario dell’Umbria e residente a Grottammare.
Si tratta di un’inchiesta su terrorismo internazionale, a seguito di un attentato avvenuto il 26 settembre 2022 in una caserma di polizia a Mersin, in Turchia. In quell’occasione sarebbe stato utilizzato un velivolo superleggero prodotto dall’azienda dell’uomo a Grottammare, specializzata nella progettazione e fabbricazione di paramotori e paracaduti a motore.
La Procura sta indagando anche su altri due episodi. Il primo, risalente al 17 agosto scorso; riguarda un attacco terroristico sventato all’ultimo momento in Turchia, dove si ipotizza che sarebbero stati impiegati due paramotori prodotti dalla ditta in questione.
Inoltre, il 9 ottobre, l’azienda avrebbe spedito a un vettore una commessa di dieci velivoli paramotori, modificati su richiesta con caratteristiche tecniche particolari come un serbatoio più capiente, un supporto laterale e un asse rinforzato.
Durante la perquisizione, gli agenti hanno sequestrato mail e documenti relativi alla produzione e alla fornitura dei velivoli, oltre a informazioni sui destinatari della merce. La polizia era anche alla ricerca di altri velivoli, ma non è chiaro se sono stati trovati.
Al 68enne è contestato l’articolo 81 comma 2 e il 270 quinquies del codice penale, che sanziona chi fornisce beni o denaro destinati a essere utilizzati per scopi terroristici. La sua posizione è al vaglio; da tenere presente, infatti, l’eventualità che abbia prodotto i velivoli leggeri, nell’ambito della sua attività imprenditoriale, e che sia del tutto ignaro di come siano circolati prima di arrivare in Turchia e per quali fini siano stati utilizzati dagli acquirenti.
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