facebook rss

Tre culle per otto piccoli pazienti ricoverati: «Intollerabile situazione alla Patologia Neonatale»

ASCOLI - Tuonano i sindacalisti Maurizio Pelosi (Nursind) e Mauro Giuliani (Usb) che già in passato hanno sollevato la delicata questione. I posti sono stati ridotti da 5 a 3 a gennaio
...

 

«È intollerabile che, nella giornata di ieri (10 ottobre), con la disponibilità di sole 3 culle in Patologia Neonatale  all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, siano stati ricoverati ben 8 neonati. Questa situazione dimostra, ancora una volta, quanto fossero fondate le nostre denunce riguardo alla decisione irresponsabile della direzione di ridurre i posti letto». E’ il grido di allarme di Maurizio Pelosi (Nursind) e Mauro Giuliani che già in passato hanno sollevato la delicata questione.

  

Ieri infatti si è raggiunto il picco dei ricoveri nel reparto che da gennaio aveva subito una riduzione di posti da 5 a 3, due da ripristinare in emergenza insieme a delle cullette in appoggio, come è stato necessario fare. Ma in questo caso si crea un problema in merito al personale. 

Per fortuna 2 gemellini, nati proprio ieri, dopo qualche ora sono stati riportati in reparto dalla mamma.

 

«Tale scelta – tuonano i sindacalisti – non rispecchia minimamente le esigenze della popolazione e mette a rischio la salute dei più piccoli. La situazione è resa ancora più critica dalla grave carenza di personale infermieristico: un infermiere è stato spostato dalla Pediatria alla Patologia Neonatale come una “trottola”, lasciando un solo infermiere a occuparsi di 10 bambini in Pediatria.

 

Chiediamo con forza il ripristino immediato dei posti letto necessari e l’assunzione del personale infermieristico indispensabile per garantire la sicurezza e la qualità delle cure. 

 

La dirigenza dell’Ast di Ascoli Piceno, anziché fare propaganda e sostenere che “va tutto bene”, ha il dovere di rispondere alla cittadinanza e ai dipendenti che sono costretti a lavorare in condizioni di rischio. Se non sono in grado di garantire la salute pubblica come loro compito primario, si dimettano al più presto. Basta con le scuse».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X