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Patologia neonatale, l’Ast: «Tre cullette corrispondono alla necessità del Piceno, occasionalmente il numero aumenta ma siamo pronti a rispondere»

ASCOLI - La dg Natalini risponde a Nursind e Usb che hanno denunciato la presenza, il 10 ottobre, di 8 piccoli ricoverati (diventati 6 nello stesso giorno e 7 quello successivo). Il giorno di picco, un'infermiera è stata spostata da Pediatria, l'11 ottobre il personale è stato adeguato 
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Nel riquadro, la dg di Ast Nicoletta Natalini

 

 

«La nuova politica di gestione del personale prevede l’attivazione di posti letto idonei alle necessità e la presenza di personale di assistenza proporzionato ai malati presenti e da assistere. L’assistenza garantita dal personale in servizio è adattata alle reali necessità, grazie a un utilizzo oculato, preciso e efficiente delle risorse»: così la dg di Ast Ascoli, Nicoletta Natalini, risponde ai sindacalisti di Nursind e Usb che hanno denunciato la presenza, nella Patologia Neonatale dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, di 8 neonati (leggi qui) ricoverati nel reparto dove, da gennaio, i posti sono stati ridotti da 5 a 3 (leggi qui).

«Il numero di cullette di neonatologia normalmente attive nel corso di tutto l’anno, pari a 3, è corrispondente alle necessità degli abitanti del Piceno – si legge ancora nella nota di Ast –occasionalmente, in alcuni giorni dell’anno, si verificano congiunture particolari per trasferimenti da altri ospedali, o parti inattesi, per cui il numero di neonati presenti aumenta. Applicando le procedure ospedaliere e senza che si generi alcun problema assistenziale per i neonati e per le loro famiglie, puntualmente, l’organizzazione risponde alle nuove necessità.

E questo è accaduto anche nei giorni scorsi.

Si precisa, comunque che mai sono stati presenti 8 neonati contemporaneamente nel reparto di patologia neonatale, anche perché il numero massimo di cullette presenti è inferiore: questo numero viene raggiunto solo se si contano anche i bambini che erano presenti al nido, quindi nati perfettamente sani». 

 

Il picco si è creato il 10 ottobre, facendo scattare la protesta dei sindacalisti (hanno sollevato la questione oltre che in una nota anche all’Ast con una lettera), per la presenza in Patologia Neonatale di 8 bambini, poi diventati 6 nel corso della stessa giornata, perché due gemellini dopo qualche ora sono stati riportati in reparto dalla mamma. Sette il giorno dopo (11 ottobre).

 

Si è inevitabilmente creata un’emergenza personale in un reparto organizzato per 3 posti e una sola infermiera. Il 10 ottobre infatti è stata spostata un’infermiera da Pediatria, mentre il giorno dopo si è provveduto alla rimodulazione del personale, per far fronte alla necessità, e la Patologia Neonatale ha avuto 2 infermiere e altrettante la Pediatria.

 



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