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Da Osaka ad Ascoli in pellegrinaggio per Mazzone: la storia del tifoso giapponese del Bologna

CALCIO - Syu Fuka segue da oltre 35 anni con grande passione le sorti del club felsineo. Nell'ultimo viaggio in Italia per seguire la sua squadra del cuore ha deciso di fare un salto nel Piceno per fare visita alla tomba di Carletto, che riposa nel cimitero cittadino
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di Salvatore Mastropietro

 

La storia di Syu Fuka, tifoso giapponese del Bologna che da oltre 9.000 chilometri di distanza segue con grande passione e trasporto le sorti della squadra felsinea, è di quelle che riconciliano con quel tipo di romanticismo associato al calcio che a tratti sembra ormai scomparso.

 

Syu Fuka

Un rapporto, quello tra Syu Fuka e la squadra di cui è capitano l’ascolano Riccardo Orsolini, che trascende la categoria, il risultato, il fuso orario e la distanza e che ogni tanto riesce anche a concretizzarsi in lunghi viaggi in Italia a tema calcio. L’ultimo è avvenuto a cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di questo mese, in coincidenza con la storica trasferta di Champions League che ha visto il Bologna sfidare ad “Anfield Road” il Liverpool lo scorso 2 ottobre.

 

Stavolta, il soggiorno di Syu Fuka è stato arricchito anche da una veloce tappa ad Ascoli Piceno. Il motivo? Fare visita alla tomba di Carlo Mazzone, scomparso il 19 agosto 2023 e sepolto nel cimitero cittadino. Carletto, come lo chiama affettuosamente anche lo stesso Syu, ha allenato infatti il Bologna in ben tre occasioni (nel 1985-1986, nel 1998-1999 e nelle stagioni 2003-2004 e 2004-2005). Fu proprio nella seconda esperienza in Emilia di Mazzone che scoppiò l’amore tra Syu Fuka e il Bologna, grazie all’idolo Beppe Signori che in quel periodo era in forza ai rossoblù. Quella felsinea è solo una delle tante squadre italiane a cui Mazzone ha legato il proprio nome, restando nei cuori dei tanti tifosi che si sono sentiti rappresentati da lui nella maniera più completa e genuina.

 

I doni lasciati da Syu Fuka fuori dalla tomba di Carlo Mazzone

Un mazzo di fiori (rigorosamente rossoblù) acquistato all’esterno del cimitero e una sciarpa del Bologna sono stati i doni che Syu Fuka ha portato fuori dalla tomba di Carlo Mazzone. «Sono molto grato al signor Virgilio Damiani, che ho incontrato all’ingresso del cimitero, per avermi portato alla tomba di Carletto», ci ha riferito via messaggio il tifoso giapponese, rimasto anche sorpreso dal racconto dello stesso Damiani che ha scoperto essere un ex arbitro della sezione di Ascoli.

 

L’esperienza è stata poi arricchita dal soggiorno di una notte in città, che conosceva – oltre che per Mazzone – per l’Ascoli Calcio («ho scoperto anche che è l’ultima squadra in cui ha giocato Gianluca Pagliuca», altro suo idolo) e che ha trovato «tranquilla e silenziosa». Un piatto di olive all’ascolana e di tagliatelle ai funghi porcini («buono, ma ero un po’ confuso perché il mio cervello è abituato alle tagliatelle col ragù») a condire il tutto con anche il tempo di ascoltare aneddoti culinari sui gusti di Carlo Mazzone.

 

Una bella storia di tifo, amore per il calcio e di rispetto per i personaggi che lo hanno reso speciale, che arriva dall’Oriente quella di Syu Fuka, che ringraziamo per la disponibilità.


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