Un giovane ultrà dell’Ascoli è stato condannato a quattro mesi, convertiti in lavori di pubblica utilità, per aver lanciato un petardo dagli spalti durante la partita Ascoli-Lecco del 17 marzo.
L’ordigno, esploso una volta caduto a terra, ha messo a rischio la sicurezza dei presenti. Il ragazzo, un 18enne originario di Ascoli, rischiava una pena tra 1 e 4 anni. Episodi simili si erano già verificati in incontri precedenti, con il lancio di ordigni pirotecnici dalla curva nord, dove si radunavano i tifosi bianconeri.
La Questura, a seguito di questi eventi, aveva intensificato i controlli attraverso l’installazione di ulteriori telecamere per sorvegliare la zona. Grazie a questi accorgimenti, è stato possibile identificare il responsabile dell’episodio. Nei suoi confronti è stato emesso un Daspo, che gli impedisce di accedere agli stadi. Il giovane è assistito dall’avvocato Umberto Gramenzi.
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