Un ascolano, accusato di aver sottratto circa 40.000 euro dal conto corrente del condominio di cui era amministratore, è stato condannato in primo grado ma prosciolto in Appello, grazie alle modifiche introdotte dalla riforma Orlando.
L’uomo, a cui i condomini avevano affidato la somma per pagare un contratto di appalto relativo alla manutenzione straordinaria dell’immobile, era stato condannato dal Tribunale di Ascoli a 10 mesi di reclusione. La sospensione condizionale della pena era stata subordinata al pagamento della provvisionale pari all’importo sottratto.
In Appello, però, la Corte di Ancona ha accolto il la tesi dell’avvocato difensore Emiliano Carnevali e ha prosciolto l’amministratore, poiché il condominio non aveva sporto denuncia nei termini previsti dalla legge, a seguito della modifica sulla procedura del reato introdotta dalla Riforma Orlando. La sentenza ha anche annullato tutte le statuizioni civili e i danni riconosciuti in favore del condominio nel processo di primo grado.
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