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Coltelli e minacce al centro commerciale, albanese nei guai

ASCOLI - Vecchie ruggini all'origine del tentativo di accoltellamento, per fortuna andato a vuoto, avvenuto in presenza di un bambino
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Il tribunale di Ascoli ha assolto un uomo albanese di 41 anni, accusato di aver tentato di accogliere un cittadino rumeno e sua moglie, mentre si trovavano in auto insieme al loro figlio. La decisione del giudice è arrivata a causa dell’insufficienza di prove riguardanti l’uso del coltello e delle dichiarazioni rese in sede di denuncia.

La Procura aveva richiesto una condanna a due mesi di reclusione per l’imputato, che era difeso dall’avvocatessa Silvia Morganti. I fatti risalgono al 20 settembre 2022 e si sono svolti nel parcheggio di un centro commerciale. Secondo l’accusa, il 41enne avrebbe affiancato, a bordo di uno scooter, l’automobile in cui viaggiava la famiglia rumena. Avrebbe quindi estratto un coltello cercando di colpire l’uomo al volante, ma senza riuscire nell’intento poiché il finestrino del veicolo era alzato.

L’aggressore, sempre secondo la testimonianza delle vittime, avrebbe anche minacciato il rumeno, dicendogli: “Alla prima occasione ti ammazzo, ti caccio le budella”,

I denuncianti, scampati al tentativo di aggressione, si erano rivolti ai carabinieri, presentando come prova un video registrato con il cellulare. Tuttavia, durante il processo, tali elementi non sono stati ritenuti sufficienti da provare oltre ogni ragionevole dubbio su di te

Il procedimento si è dunque concluso con l’assoluzione dell’imputato, poiché non sono emerse prove concrete di un sostegno delle accuse formulate nei suoi confronti.


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