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Emergenza-povertà, il dramma domestico di quanti non riescono a pagare bollette o affitti

SAN BENEDETTO - Purtroppo, la Caritas Diocesana ha registrato un aumento di questo particolare trend. Il Comune di San Benedetto ha, recentemente, rinnovato un contributo di 30mila euro all’ente guidato da Don Croci, anche per garantire un aiuto concreto verso tali situazioni
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di Marco Braccetti

 

Un nuovo contributo di 30mila euro. L’ha assegnato il Comune di San Benedetto alla Caritas Diocesana, per continuare a sostenerne le attività, in un periodo di emergenza-povertà che riguarda un po’ tutt’Italia, non risparmiando il nostro territorio. La somma, fanno sapere dall’amministrazione Spazzafumo, servirà, in particolare, per far fronte alle necessità di carattere economico, come il pagamento di bollette o mensilità d’affitto. Purtroppo, sono sempre di più le persone che hanno difficoltà nel trovare i soldi necessari a saldare il conto della corrente elettrica, oppure per coprire la scadenza del canone di locazione della casa dove vivono.

La sede Caritas di San Benedetto

 

Piccoli-grandi drammi della vita quotidiana che, in molti, affrontano in silenzio. Lo sanno bene dalla Caritas Diocesana e questo trend emerge bene dall’ultimo rapporto sulle attività assistenziali fornite dall’ente guidato da don Gianni Croci, riferito allo scorso anno. Nel 2023, complessivamente hanno bussato alla Caritas 1.384 persone, il 54% delle quali donne. Ovviamente, nel corso dei 12 mesi, una singola persona in difficoltà può rivolgersi anche più volte alla struttura di assistenza che così, complessivamente, ha registrato 16.544 passaggi nei vari Centri d’ascolto parrocchiali. Ce ne sono 13 distribuiti lungo il territorio diocesano; più quello principale, presso la sede di via Madonna della Pietà 111, nel quartiere sambenedettese del Ponterotto.

 

La cosa preoccupante è che tutti gli indicatori di emergenza socio-economica sono in aumento rispetto al 2022. Cresce la povertà, anche tra chi ha un lavoro; salgono le problematiche abitative, idem per problemi familiari e di salute. Dunque i servizi messi in campo dall’ente caritatevole sono sempre più frequentati. Basti dire che la mensa ha sfornato 29.897 pasti. Per fare un paragone con il recente passato: erano 21.454 nell’anno 2017. Più che raddoppiate le prestazioni erogate dal poliambulatorio:  lo scorso anno hanno toccato quota 1.469, mentre 6 anni prima erano fermi a 738. Anche in questo caso, è un chiaro segnale di criticità, con tante persone che non hanno le risorse necessarie a garantirsi cure essenziali.

 

Come accennato prima: in aumento i sostegni economici per il pagamento delle bollette: 245, più 2% rispetto al 2022. E crescono (del 28%) anche i contributi per i pagamenti degli affitti: 63 casi lo scorso anno. Il report sulle attività 2023 è stato l’ultimo redatto sotto l’egida del vescovo Carlo Bresciani che ha lasciato la guida della Diocesi con un messaggio molto chiaro.

 

«I problemi abitativi sono sempre più presenti, eppure si notano sempre più case lasciate sfitte nel nostro territorio – ha detto il monsignore -. Questa discrepanza genera tanti interrogativi e pone sul tavolo un problema davvero importante, che però non spetta a noi risolvere. Auspico che la politica, a tutti i livelli, si faccia finalmente carico di questa questione, individuando delle soluzioni».

 

Il rapporto completo sulle attività della Caritas Diocesana è disponibile cliccando qui


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