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L’avvocato Pettine chiede 700.000 euro al Napoli per la procura di Anguissa

ASCOLI - Il legale è rinchiuso in carcere da venerdì per un'inchiesta per truffa, autoriciclaggio e riciclaggio avendo - secondo la magistratura - raggirato suoi clienti. In altra vicenda giudiziaria, la società partenopea lo ha denunciato per la richiesta di denaro riguardante il prolungamento del contratto del centrocampista camerunense
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La Casa Circondariale di Ascoli

 

di Peppe Ercoli

L’avvocato Alessandro Pettine e il commerciante Fabio Carpani sono in attesa di essere sottoposti agli interrogatori di garanzia, dopo essere stati arrestati venerdì scorso in seguito a un’indagine della Procura di Ascoli, condotta con la collaborazione della polizia giudiziaria e della Guardia di Finanza.

 

Il giudice delle indagini preliminari, Annalisa Giusti, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per entrambi, li interrogherà entro martedì. L’ordinanza è stata emessa per il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Nell’inchiesta risultano indagati, ma a piede libero, anche altri quattro soggetti provenienti da Offida, Porto Sant’Elpidio, Sant’Egidio alla Vibrata e Alba Adriatica.

 

Le accuse mosse, a vario titolo, comprendono i reati di autoriciclaggio e riciclaggio di somme derivanti da una serie di truffe aggravate, che l’avvocato Pettine avrebbe organizzato insieme agli altri indagati. Queste truffe sarebbero state commesse attraverso la falsificazione di atti giudiziari e altri documenti, nell’ambito di procedimenti civili, con un danno complessivo stimato in 200.000 euro. Gli interrogatori si svolgeranno nel carcere di Marino alla presenza dei difensori, Nazario Agostini per Pettine e Umberto Gramenzi per Carpani.

 

L’avvocato Pettine era stato recentemente sospeso dall’Ordine degli Avvocati di Ascoli per morosità, ma aveva regolarizzato la sua posizione pochi giorni prima dell’arresto, per cui aveva riacquistato la facoltà di svolgere la professione.

 

L’indagine che lo ha portato in carcere non è però l’unico problema giudiziario che lo riguarda. Pettine è infatti coinvolto in un’altra vicenda, relativa a una denuncia presentata dal Calcio Napoli. La società partenopea lo accusa di aver richiesto 700.000 euro (più gli interessi) per aver rappresentato il calciatore Frank Zambo Anguissa nel prolungamento del contratto, senza averne titolo. Accusa che Pettine respinge con forza.  Il Napoli sostiene che al momento della stipula del nuovo accordo Pettine non era più il procuratore del calciatore camerunense e ha quindi lo ha denunciato, affidandosi all’avvocato Mattia Grassani. Al centro della controversia vi è un contratto di agenzia che, secondo Pettine, gli conferirebbe il diritto di ricevere la somma richiesta per il rinnovo di Anguissa.

 

Sul documento che attesterebbe che Pettine era ancora a pieno titolo il procuratore di Anguissa si concentra l’inchiesta del sostituto procuratore Mara Flaiani, titolare del fascicolo, così come di quello che ha portato venerdì in carcere Pettine e Carpani per ordine del giudice Giusti.


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