di Filippo Ferretti
Il più premiato e conosciuto dei registi ascolani sta per tornare dietro la macchina da presa e, per la prima volta, lo fa a beneficio del piccolo schermo.
E così dopo Sergio Rubini, lo scorso anno al servizio della Rai per girare – nelle Marche, anche nel capoluogo piceno – un film dedicato a Giacomo Leopardi, anche Giuseppe Piccioni è stato coinvolto nella realizzazione di un omaggio filmico ad un colosso della letteratura di tutti i tempi, sempre commissionato dalla televisione. Il cineasta infatti, è in procinto di iniziare a girare in varie location della Penisola un lavoro dedicato alla vita di Giovanni Pascoli.
Dopo la realizzazione di “L’ombra del giorno”, avvenuta nella primavera del 2021 in città, in pieno lockdown, per Piccioni è arrivata l’esigenza di girare una storia biografica, scegliendo per l’occasione quella dell’indimenticato letterato romagnolo, considerato insieme a Gabriele D’annunzio il maggior poeta decadente italiano. Il progetto sta per partire grazie all’inizio di riprese che coinvolgeranno principalmente l’entroterra romagnolo e la Toscana.
Si tratta di un grande impegno per Piccioni, con undici pellicole alle spalle, quello che ha deciso di intraprendere è una vera sfida artistica, che si avvale di una sceneggiatura di Sandro Petraglia e la scelta di un cast costituito principalmente da giovani attori, capeggiato dall’attore romano Federico Cesari, che rivestirà i panni del poeta da giovane. Il film ci mostrerà un Giovanni Pascoli meno noto, un uomo di luci e di ombre, capace di trasfigurare in versi lo spazio ed il tempo.
«Racconteremo anche le vicende personali, la scelta di vivere con le sorelle e di continuare a scrivere anche nei momenti più difficili», ha detto Piccioni durante la presentazione del lavoro, dedicato ad un uomo che non smise mai smettere di sognare, tenendo presente un’istanza di giustizia e di altruismo.
«Scrisse per tutta la vita e non ebbe tutto quello che meritava ma con la sua morte è entrato nel comune sentire del Paese», ha aggiunto il regista a proposito dell’imminente progetto, prodotto da Rai Fiction e interpretato, oltre che dal 27enne Federico Cesari, già protagonista della fortunata serie “Tutto chiede salvezza”, anche da Benedetta Porcaroli nel ruolo della sorella Mariù e da Liliana Bottone, che invece darà il volto alla sorella Ida.
Benedetta Porcaroli, successivamente alla drammatica e riuscitissima prova fornita nel film precedente del cineasta ascolano, “L’ombra del giorno”, interpretata accanto a Riccardo Scamarcio, è stata voluta sul set di nuovo dal cineasta ascolano. «Il film è concepito per una vita diretta al piccolo schermo ma mi piace coltivare l’idea di poterlo portare anche nelle sale cinematografiche e nei festival» ha concluso Piccioni a proposito di questa sua nuova opera, che sarà pronta per la seconda metà del 2025.
Per recuperare pienamente lo spirito del poeta, che visse tra l’800 e il ‘900, Piccioni ha deciso di dare come titolo alla sua opera l’appellativo in dialetto con cui il letterato veniva chiamato da giovanissimo, recuperando il nomignolo che le persone erano solite usare nell’identificarlo da giovanissimo: “Zvanì”.
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