di Filippo Ferretti
Un produttore ascolano nell’olimpo del fashion mondiale, attualmente volto a creare un ponte tra il mercato internazionale e le aziende del territorio. È Claudio Barbieri, che ha saputo trasformare negli anni la sua capacità creativa passando dal mondo della musica a quello delle passerelle, riuscendo nel non facile intento di mettere in luce giovani talenti, divenuti successivamente autentiche star.
Impostosi nei primi anni del terzo millennio nell’ambito delle sette note come organizzatore di festival, questo ex musicista ha saputo dedicarsi poi nel settore della moda. In particolare, è riuscito a creare un rapporto di fiducia con la Milano Fashion Week e con la Parigi Fashion Week, da sempre i più prestigiosi eventi in materia. E proprio in relazione ai defilè mondiali, Barbieri viene continuamente contattato dalle principali agenzie per ricevere da lui i casting delle modelle più interessanti da poter proporre alle sfilate.
Di recente, è diventato richiesto anche come produttore di editoriali per conto delle maison storiche del mercato: si tratta di riviste specializzate in cui si raccontano gli abiti di firme quali Valentino, Salvatore Ferragamo, Louis Vuitton e Christian Dior per far circuitare i loro capi. Pubblicazioni realizzate in luoghi iconici, in cui gli scenari scelti per l’occasione si fondono con le migliori collezioni delle griffe coinvolte.
Da qualche anno, la nuova America per lui è diventata il Vietnam, che investe sempre più in un mercato volto a coniugare bellezze asiatiche in passerella con brand internazionali. Barbieri, che aveva mosso i primi passi nel settore collaborando in passato per la realizzazione del Defilè dei Sarti Piceni ad Ascoli, ha iniziato nel tempo a puntare su manifestazioni di grande respiro fuori dai confini, riuscendo a far approdare le maison italiche più amate ovunque, soprattutto in Asia, aprendo di fatto un percorso dai grandi investimenti.
«Per il futuro la mission è di inserire aziende appartenenti alla nostra terra – dagli alimenti al design e la moda – all’interno del mercato vietnamita, attualmente in grande ascesa», conclude Barbieri, certo di aver individuato anche per il Piceno la strada futura, in un paese con un Pil che cresce in media del 6% annualmente dal 2019.
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