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«Che fine faranno i lavoratori dell’Ast con contratto a tempo determinato?»

ASCOLI - A pochi giorni dalla scadenza dei rapporti di lavoro Cgil, Cisl, Nursing Up, Fials e Ugl Salute annunciano che non saranno prorogati. Anche il Nursind esprime forte preoccupazione. Usb proclama lo sciopero
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«La direzione dell’Ast di Ascoli ha deciso di non prorogare gli 11 infermieri ed i 14 operatori sanitari in servizio a tempo determinato con scadenza contratto 31 ottobre 2024».

L’ingresso del “Mazzoni”

 

Ne danno notizia Cgil, Cisl, Nursing Up, Fials e Ugl Salute. «Tale inaccettabile decisione, dettata unicamente dalla spasmodica necessità di risparmiare risorse finanziarie, comporterà l’ennesima gravissima disfunzione organizzativa con gravi ripercussioni sui turni di lavoro, sui malcapitati utenti e soprattutto sulla oramai derelitta sanità pubblica del Piceno con i cittadini del territori i quali, mestamente rassegnati, ricorrono direttamente alla sanità privata per tutelare la loro salute oppure migrano per ricevere quelle cure che, nonostante le garanzie costituzionali, non vengono a loro più garantite» affermano le sigle sindacali aggiungendo che la programmazione di assunzioni del personale, deliberata dall’Ast prevede l’assunzione di 7 operatori sanitari utilizzando la graduatoria di mobilità esterna «ma si è provveduto ad assumere solo una unità, peraltro già in servizio nell’Ast di Ascoli».

 

Il Nursind a sua volta evidenzia le gravi conseguenze per decine di lavoratori, molti dei quali, per prestare assistenza presso l’Ast, hanno preso in affitto abitazioni in zona. «Nei reparti, dove circa la metà del personale è composta da figure precarie, cresce la preoccupazione per il rischio di chiusura di intere unità operative o per la drastica riduzione».

 

Il sindacato chiede all’AST di Ascoli di intervenire con urgenza e chiarezza. «Ignorare una situazione così grave significa mettere a rischio l’intero sistema sanitario locale. E, mentre si avvicina Halloween, speriamo che l’AST non trasformi una notte di scherzi in una realtà spettrale e privata di personale sanitario. Senza il rinnovo dei contratti, chi rimarrà a garantire assistenza e cura ai pazienti?».

 

Duro l’Usb che proclama lo sciopero per il 31 ottobre: «Il mancato rinnovo dei lavoratori lasciando nella totale precarietà  sia il personale, già sfinito dai continui richiami in servizio e dalla negazione dei diritti al riposo e alle ferie, che i coordinatori: non sanno e non possono fare uscire il turno di novembre dato che non hanno contezza delle risorse umane a disposizione. 
Tutto questo mentre si spendono risorse economiche pubbliche per lavoratori interinali da cooperative e agenzie per la copertura dei turni. Contratto che deve essere rescisso con immediatezza e utilizzare le risorse per le proroghe e assunzioni necessarie. 

E tempo di agire e di inviare un segnale forte e chiaro, con  lo sciopero Usb del 31 ottobre. 

Ricordiamo inoltre che i lavoratori dell’Ast picena hanno un totale di ferie non godute per un totale di 30.878 giorni e ore eccedenti non pagate per un totale di ore 492.086 (dati riferiti a fine 2023 – Fonte PIAO AST AP).

Ed ancora, nel 2023 non è stato coperto il turn over del personale cessato:  un totale di 120 unità del Comparto (pensionamenti, cessazioni e trasferimenti) di cui 34 infermieri  (fonte PIAO AST AP)». 



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