di Filippo Ferretti
Creare un collegamento costituito da azioni di investimento, modalità promozionali e dalla creazione di infrastrutture, per fare dell’entroterra delle Marche un habitat abitativo e imprenditoriale diverso, rivolto a coloro che, non più giovanissimi, puntano su una migliore qualità della vita. E’ quanto è emerso dalla tavola rotonda allestita al foyer del Teatro Ventidio Basso di Ascoli, moderata da Francesca Romana Barberini e organizzata per creare le basi per un dialogo tra i giornalisti con gli imprenditori e amministratori locali in merito al tema “Entroterra marchigiano e produzioni agroalimentari: rischi e opportunità”.
Un appuntamento creato da Linfa, azienda speciale della Camera di Commercio delle Marche nata come “organismo strumentale”, a cui va il compito di realizzare le iniziative funzionali al perseguimento delle finalità istituzionali proprie dell’ente camerale, che ha puntato su un dibattito sviluppatosi alla luce del crescente abbandono abitativo dei luoghi collinari e montani messo in atto a beneficio della costa. L’evento, che ha compreso anche un successivo tour nei luoghi interni più caratteristici del territorio, ha coinvolto importanti rappresentanti della stampa straniera, appartenenti al gruppo del Gusto di Roma: Bernard Bedarida, corrispondente in Italia per la tv francese; Eliana Loza, corrispondente del quotidiano venezuelano “El Universal”; Christian Schubert, corrispondente del quotidiano tedesco ”Frankfurter Allgemeine Zeitung”.
L’incontro, a cui hanno partecipato diversi imprenditori ascolani, come la famiglia Velenosi, Matteo Meletti, Simone Mariani e Lorenza Roiati della recente attività “Assalto ai forni”, ha puntato tutto sulla necessità di un progetto in grado di trasformare peculiarità uniche, come i prodotti della terra e la bellezza paesaggistica, unite alla tranquillità del vivere e al potenziamento delle relazioni intrapersonali, come il volano di iniziative future volte ad uno sviluppo e ad una valorizzazione dell’entroterra, soprattutto rivolte a chi non è più giovanissimo. Una sfida per capire come le condizioni che caratterizzano i luoghi interni, a partire dai suggestivi borghi, possano rappresentare anche un valore aggiunto per le produzioni agroalimentari locali.
Il risultato di un tale confronto vedrà un frequente invito a turisti e forestieri presso i nostri luoghi, mediante visite apposite e mirate, affinché le location marchigiane, già scenari di numerosi matrimoni tra gli stranieri, possano diventare residenza abituale di persone in cerca di una un quotidiano vissuto non di fretta. Un simposio che tra i presenti ha posto già basi importanti per il futuro.
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