di Filippo Ferretti
E’ il film maker che l’Europa ci invidia. E’ l’ascolano Paolo Prosperi, che da vari anni con il suo drone riesce a realizzare riprese ogni volta eccezionali, uniche nel suo genere, a beneficio di programmi televisivi, film, spot, documentari, destinati al cinema e al piccolo schermo nazionale. Stiamo parlando di un autentico fenomeno, non soltanto per i risultati che riesce sempre ad ottenere, ma perché il tutto nasce da una caparbietà sviluppata da adolescente senza l’aiuto di nessuno, da autodidatta.
Lui è continuamente chiamato dalle produzioni maggiormente prestigiose, perché riesce come nessun altro a creare immagini ad altissima definizione, ottenute con un’aeromobile a pilotaggio remoto, il cui volo è controllato da terra.
Il suo curriculum, nonostante i suoi 27 anni di età, è sorprendente. Ha appena terminato un importante lavoro a favore di Luxottica e a breve sarà con Alberto Angela a Parigi per immortalare i capolavori della Ville Lumière, dopo aver lavorato con il celebre conduttore-giornalista per “Stanotte a Milano” nel 2022, programma per il quale mise a segno il più lungo piano-sequenza della tv italiana.
La tecnica e l’abilità di questo professionista ascolano hanno contribuito a dare vita sinora a innumerevoli prodotti di grande successo, come le tante edizioni di “Donna Avventura” per Retequattro e successivamente per Raidue; lo speciale con Papa Francesco nel 2021 su Canale 5, “Il Festival di Sanremo” di Amadeus e “Tim Music Awards” con Carlo Conti nell’anno che stiamo per lasciare. Solo per citare qualche titolo.
Paolo Prosperi, re indiscusso dell’utilizzo del drone, nel frattempo anche abilissimo con la telecamera, era già da ragazzo maestro di sci in Val di Fassa e negli anni è diventato anche organizzatore di importanti eventi, tra sport e musica, firmando l’organizzazione di “Save the date Festival” a Falcade, in Veneto, dove si sono esibiti nelle prime tre edizioni tanti personaggi di musica, del calibro di dee jay quali Prezioso e Carolina Marquez e musicisti come il bassista Saturnino Celani. Un nome, quest’ultimo che consente di sottolineare il legame fortissimo che il giovane ascolano vanta da sempre con il luogo in cui è nato e cresciuto, sancito anche lo scorso settembre, quando ha lavorato al Memorial Troiani.
«I primi passi professionali li ho mossi con Giandomenico Lupi, cameraman e regista eccelso, e poi dal 2018 una militanza mai terminata con la squadra della Xentek Produzioni» afferma a proposito dei suoi concittadini Paolo Prosperi, che nel suo carnet vanta anche un sodalizio lunghissimo con Massimiliano Ossini: da “Linea Verde” a “Linea Bianca”.
«Raggiungere simili risultati non era scontato, ma dietro c’è stata una passione senza fine, tanta fortuna e poi essere stato sempre attento ad imboccare le strade giuste» ammette questo mago dell’immagine mentre augura simili risultati ai suoi coetanei, dopo che due anni fa è entrato come stretto collaboratore della grande famiglia Rai. Un vero creativo, in grado ora anche di montare e talvolta di produrre il risultato del suo lavoro, frutto di un talento autentico di cui la terra ascolana è estremamente orgogliosa.
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