di Pier Paolo Flammini
La Samb vince di fronte a 6.500 spettatori nonostante il divieto di presenza per i residenti della provincia di Ancona e conquista, per la prima volta durante questo campionato, la testa della classifica in solitaria. Partita, quella tra le due squadre, che per cornice di pubblico e intensità di gioco, seppur non spettacolare e con molti errori specie da parte dorica, non ha avuto nulla da invidiare agli incontri di Serie C se non di categoria superiore, ma la realtà delle due compagini, a causa dei problemi societari ripetuti da una parte e dall’altra, è quella della Serie D.
Samb comunque che ha vinto con merito dimostrandosi superiore, con la pecca di non aver raddoppiato quando ne ha avuto occasione.
Si inizia con una protesta del tifo di casa e uno striscione al centro della Curva Nord Massimo Cioffi: “Trasferte libere!” in merito alla decisione della Prefettura di vietare la trasferta ai tifosi dorici. Resta un grande spazio libero al di sopra, vuoto per i primi dieci minuti. Ma il colpo d’occhio sarà il solito per il “Riviera delle Palme”: seimila spettatori senza ospiti.
Palladini conferma integralmente la formazione vittoriosa a Isernia, ma in panchina non ci sono gli infortunati Baldassi e Paolini. Risponde Gadda con un 3-5-2 che vede a centro dell’attacco l’ex Martiniello, un po’ beccato dal pubblico di casa dopo l’improvviso addio estivo. Dall’altra parte un altro ex, capitan Eusepi, che esordì tra i professionisti proprio contro l’Ancona, nel campionato di B 2008-09 (un gol per lui).
Dopo qualche minuto in cui gli ospiti sembrano più attivi, la Samb guadagna metri guidata magistralmente da Guadalupi. All’8 velocissimo contropiede Kerjota-Orfano-Lonardo, controllo e sinistro dal limite, palla alta di poco, poi al 10’ su tiro di Kerjota Laukzemis ha respinto, Eusepi si è avventato sul pallone trovando però Codromaz lesto al salvataggio sulla linea.
L’Ancona prova a rispondere con Pecci, molto attivo sulla fascia destra: al 16’ mette in mezzo e Pezzola, in scivolata, libera nell’area piccola, mentre un minuto dopo Pecci, liberatosi di Battista, effettua un retropassaggio per Martiniello che dalla linea dell’area di rigore calcia di destro sul primo palo, ma Orsini in tuffo arriva alla deviazione.
Ma dopo questa pausa, la Samb riprende ad attaccare: al 20’, dopo un angolo di Kerjota, scatenato sulla destra, mischia in area con deviazione finale di Eusepi e salvataggio di Pecci sulla linea. Samb che guadagna tantissimi angoli, al 23’ Gennari di testa trova un difensore che salva in angolo, ma al 24’ su ennesimo corner di Kerjota Laukzemis non prende la palla nel mucchione e stavolta la deviazione ravvicinata di Eusepi vale il gol che deciderà la partita.
La Samb a questo punto tira parzialmente il fiato cercando di giocare sulle ripartenze: al 34’ Kerjota riconquista palla e serve dietro Guadalupi che va di prima, di piatto destro, ma la palla sfiora il palo. Ci sono poi altre due fiammate Samb: Eusepi che calcia dalla distanza e impegna Laukzemis che poi respinge nuovamente su una punizione di Guadalupi.
Ripresa con ritmi diversi, la Samb erige un vero e proprio doppio muro, sul primo c’è Candellori ovunque, alle spalle Gennari, Pezzola e Zini risultano invalicabili. Per questo i rossoblù tentano di giocare di rimessa, al 7’ sfuma il contropiede Lonardo-Eusepi mentre al 18’ la ripartenza rossoblù con Kerjota e Zini è fulminea, palla a Lonardo che si accentra, salta due avversari e calcia al limite di sinistro, Laukzemis in tuffo devia in angolo. Al 20’ è Eusepi che serve Lonardo, colpo di testa fuori misura. La Samb ha una occasione nitida al 34’, Tourè recupera e serve Eusepi, da buona posizione serve Guadalupi tutto libero che però è indeciso e preferisce lasciare a Kerjota che era troppo arretrato.
Negli ultimi minuti Gadda le prova tutte, ma l’Ancona non va oltre un possesso palla difensivo e lanci lunghi. Un paio di distrazioni di Tourè danno ai dorici un angolo e soprattutto una punizione dai 25 metri che viene giocata con uno schema: Sambou finta il tiro invece mette rasoterra in mezzo dove Alluci si gira e calcia di sinistro con la palla che sfiora il “sette”. Qui si conclude l’incontro, con l’occasione più pericolosa per gli ospiti nell’arco dell’intera partita.
La Samb, grazie alla vittoria e alla sconfitta casalinga de L’Aquila (2-3 col Fossombrone), la sconfitta casalinga del Teramo (1-2 Vigor Senigallia) e al pari del Chieti a Sora è prima in classifica da sola, tallonata dall’Atletico Ascoli che stava vincendo 3-0 contro l’Avezzano prima del grave incidente accorso a due atleti abruzzesi.
Domenica prossima tra l’altro c’è Chieti-Samb, uno scontro diretto che può dire molto su questa prima fase del campionato. La Samb va Chieti un po’ prima rispetto all’anno scorso ma sempre come prima in classifica: un motivo in più per non farsi prendere dai capogiri per il primo posto in solitaria.
Massimo Gadda, allenatore dell’Ancona, ammette la differenza tra le due squadre: «Ho cambiato molto perché è evidente che non ho ancora trovato la quadra. L’abbiamo detto questa estate, siamo stati costruiti di fretta, forse i primi risultati hanno illuso ma sapevamo che andavamo incontro a un campionato difficile. La Samb ha dimostrato che a livello tecnico, di convinzione e di esperienza ha qualcosa in più di noi, ma il campionato è ancora lungo e possiamo dire la nostra».
Mentre Palladini è tornato in panchina dopo la squalifica di quattro giornate: «Eusepi non lo scopro io, sta acquisendo la forma giusta e secondo me può crescere ancora, è un leader e lo sapevamo. Candellori ha percorso tantissimi chilometri, sta giocando in un ruolo non suo, perché preferisce essere mezz’ala, ma sta dando il suo contributo con Guadalupi perché regge una squadra con quattro attaccanti. Non pensavo di trovare una squadra così offensiva, eravamo partiti per il 4-3-3 ma poi abbiamo fatto delle correzioni. A Chieti sarà una partita importante ma intanto pensiamo alla Coppa Italia di mercoledì contro la Vigor Senigallia».
Il tabellino
SAMB (4-2-3-1): Orsini; Zini, Pezzola, Gennari, Orfano; Guadalupi (46′ s.t. Lulli), Candellori; Kerjota, Lonardo (33′ s.t. Tourè), Battista (25′ s.t. D’Eramo); Eusepi. A disposizione: Semprini, Fabbrini, Bouah, Chiatante, Tataranni, Moretti. Allenatore Ottavio Palladini.
ANCONA (3-5-2): Laukzemis, Rovinelli, Pecci, Alluci, Martiniello (25′ s.t. Gianelli), Belcastro (7′ s.t. Amadori), Codromaz, Boccardi, Gulinatti (17′ s.t. Sambou), Marino (33′ s.t. Sare), Azuronwa (7′ s.t. Useini). A disposizione: Bianchi, Bellucci, Bugari, Guinelli, Savor. Allenatore Massimo Gadda.
ARBITRO: Andrea Mazzeri di Conegliano, assistenti Paolo Roselli di Avellino e Giuseppe Chimento di Saronno.
NOTE: prato in ottime condizioni, temperatura 19° C. Assenti i tifosi dell’Ancona per il divieto, protesta dei tifosi di casa con uno striscione posto in Curva Nord “Trasferte Libere” e sciopero del tifo con settore centrale vuoto nei primi 10 minuti. Spettatori 6.477 (dato effettivo presenti). Marcatore: 24′ Eusepi (S). Ammonito 13’ Belcastro (A), secondo tempo 5′ Eusepi (S), 19′ Martiniello (A), 22′ Battista (S) e Sambou (A), 28′ Zini (S), 31′ Lonardo (S), 44′ Tourè (S). Angoli 12-7, recupero: primo tempo 1, secondo tempo 6.
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