Un quinto appuntamento si aggiunge alle iniziative programmate nell’ambito della quarta edizione del Premio Osvaldo Licini by Fainplast il prossimo venerdì 8 novembre, alle ore 18,30, presso lo Spazio Premio Licini.
Ospite d’eccezione Saverio Verini, storico dell’arte, curatore e direttore dei Musei Civici di Spoleto, che presenterà il suo ultimo lavoro editoriale dal titolo “La stagione fatata. L’infanzia nell’arte contemporanea italiana”, stampato da Castelvecchi Editore, nella collana “Fuoriuscita” diretta da Christian Caliandro.
Il talk, che avrà per oggetto il volume, sarà moderato dallo scultore e curatore Ado Brandimarte e dall’architetto e docente universitario Luca Galofaro, con l’obiettivo di indagare, e nel contempo di riflettere, sulla complessità dell’infanzia nell’arte contemporanea.
Proprio dalla “stagione fatata” (l’infanzia) parte la disamina di Verini che porta con sé molti quesiti e alcune risposte. Attraverso una selezione di opere, l’autore delinea una costellazione di artisti contemporanei che, nel contesto italiano, hanno affrontato questo tema così complesso, riscattandolo dall’aura di intoccabilità che sembra circondarlo.
Parlando dell’infanzia spesso la si associa a un momento idilliaco, in realtà anch’essa è un’età con ombre e conflitti, e molti artisti l’hanno così compresa e percepita. Questo assunto rappresenta la chiave di lettura del saggio di Saverio Verini che, tra rimandi a studi psicologici, scrittori, Pinocchio, Harry Potter e citazioni pop, appunta lo sguardo su come l’arte italiana del Novecento, e più specificamente quella odierna, ha interpretato l’infanzia.
Il libro esplora il legame tra infanzia e creatività, attraversando esperienze personali e opere significative che hanno segnato il panorama culturale italiano. Con uno sguardo che va oltre le semplici categorizzazioni, l’autore invita i lettori a considerare l’infanzia non come un’età dorata priva di conflitti, ma come una stagione ricca di emozioni contrastanti e scoperte. Dalla nostalgia alla rivelazione, dalla spensieratezza alle ansie, Verini si interroga su come l’infanzia plasmi l’identità e il pensiero, proponendo una mappatura artistica di autori e opere che hanno dato voce a questa dimensione.
Raccogliendo l’invito di Christian Caliandro, storico dell’arte e curatore di “Fuoriuscita”, l’autore ha deciso di scrivere un saggio che affrontasse il tema dell’infanzia, comprendendone l’inesauribile potenziale. Ad una prima lettura, appare evidente la scelta di un insieme di artisti molto lontani fra loro, da Luca Bertolo a Vedovamazzei, che spaziano nell’utilizzo di diversi media, espressione dei loro molteplici interessi e emozioni.
Durante l’incontro, Verini condividerà il suo percorso di ricerca, le influenze che lo hanno guidato e le connessioni tra le opere d’arte e la cultura contemporanea, dal Novecento fino ad oggi. Sarà un’occasione unica per ascoltare un autore che ha saputo raccogliere e mettere in dialogo linguaggi e pratiche artistiche diverse, creando un’antologia personale e stimolante.
Biografia
Saverio Verini, classe 1985, nato a Città di Castello, storico dell’arte, da sempre dedito a mostre e progetti nell’arte e nella cultura contemporanea, ha collaborato con numerose istituzioni: dal dipartimento editoriale del Museo Macro di Roma alla Fondazione Ermanno Casoli a Fabriano, dalla Fondazione Memmo alla Fondazione Pastificio Cerere di Roma. Ha collaborato inoltre con la Quadriennale, l’Accademia di Francia – Villa Medici, l’American Academy, l’Istituto Polacco, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, il Festival Internazionale di Fotografia, tutti a Roma, e ancora con il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, la Civitella Ranieri Foundation di Umbertide, l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, e ha curato dal 2017 al 2022 Straperetana in collaborazione con la Galleria Monitor a Pereto, in Abruzzo. Dal 2023 è direttore dei Musei Civici di Spoleto.
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