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Via libera del Consiglio al nuovo piano del traffico urbano: «Un centro storico a due facce»

ASCOLI - Una per gli avventori, l’altra per i pedoni: la proposta dell’Arengo, leggermente rivisitata dopo il confronto con commercianti e associazioni, prevede importanti novità per corso Trieste, corso Mazzini e piazza Viola. Le perplessità dell’opposizione: «Necessari più autobus e parcheggi scambiatori»
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di Federico Ameli

 

Tra i diversi punti all’ordine del giorno, nella seduta odierna del Consiglio comunale di Ascoli a tenere banco è la questione del nuovo piano esecutivo del traffico urbano, che l’Arengo ha scelto di varare nel tentativo di conciliare le nuove esigenze espresse da residenti, commercianti e visitatori.

La seduta del Consiglio comunale

 

Come anticipato nei giorni scorsi, il Comune ha redatto una prima proposta che, a partire dalle attuali criticità riscontrate dall’Amministrazione, individua alcune possibili linee di azione in corso Mazzini, corso Trento e Trieste e piazza Viola (leggi qui i dettagli).

 

Dopo l’ok concesso all’unanimità dalla commissione consiliare dedicata, la questione giunge – non senza polemiche – all’attenzione dei consiglieri riuniti a Palazzo dei Capitani.

 

«Si tratta di un piano in evoluzione e sperimentale, di certo non definitivo – esordisce il sindaco Marco Fioravanti nel presentare la proposta – Ringrazio la comandante della Polizia Municipale Patrizia Celani e tutto il personale per aver lavorato su un piano integrato con il lavoro svolto dagli altri uffici comunali.

Marco Fioravanti

 

Negli ultimi 10 anni abbiamo visto l’importanza di modificare di anno in anno la visione del traffico e della sosta, in quanto le esigenze dei residenti e dei visitatori cambiano, così come il mercato, ed è necessario agire con una certa flessibilità.

 

Cercheremo di realizzare un disegno del centro storico a due facce, una aperta agli avventori per sostenere le attività non-food che soffrono più delle altre, l’altra aperta e pedonale nei momenti serali o festivi».

 

Come annunciato dal sindaco, dopo il passaggio in commissione il testo presentato ai consiglieri si arricchisce di alcune modifiche. In particolare, in seguito alle osservazioni presentate da commercianti e associazioni di categoria, l’orario di riferimento della Ztl attiva su corso Trento e Trieste non verrà ampliato, come inizialmente previsto, dalle 19 alle 7 dei giorni feriali: come avviene attualmente, anche nei mesi a venire l’orario limite per accedere alla Ztl resterà fissato alle 20,30.

Corso Trento e Trieste

 

Nei piani dell’Arengo, inoltre, troveranno spazio anche l’ampliamento del parcheggio di Porta Torricella, l’individuazione di nuovi stalli a ridosso del centro storico, un nuovo varco in via Palestro, una piazza Viola rinnovata.

 

A questo proposito, è la comandante Patrizia Celani a rispondere ai dubbi del consigliere Gregorio Cappelli, che nel suo intervento ha chiesto lumi sul destino di piazza Viola e sulla possibilità di attivare un nuovo detector alla fine di corso Trieste per identificare chi usufruisce in maniera illegale della Ztl, aggirando l’ostacolo del varco e accedendo contromano sul viale.

 

«Il dispositivo di controllo in uscita in via Trieste non è funzionale – spiega Celani – Non serve un rilievo all’uscita, che di fatto rileverebbe un veicolo già entrato senza alcun riflesso sulla sosta vietata, che deve essere comunque accertata. Potrebbe essere utile, invece, un secondo varco per verificare gli ingressi abusivi in entrata, non in uscita.

Patrizia Celani

 

In piazza Viola, invece, non ci sarà alcuna limitazione alla circolazione veicolare. Le uniche modifiche riguardano i 55 posti gestiti dalla Saba, che verranno ridotti a 15, collocati attorno a una nuova piazza pavimentata e riservati ai residenti dalle 20,30 alle 9 del mattino, così come la domenica e i festivi per l’intera giornata».

 

Si tratterebbe, come spiegato dalla comandante Celani, di una Ztl di sola sosta notturna, con piena libertà di circolazione a ogni ora del giorno.

 

Nonostante i chiarimenti di amministratori e funzionari, l’opposizione accoglie con estrema cautela la proposta dell’Amministrazione Fioravanti, manifestando perplessità sulle tempistiche e sulle modalità della progressiva chiusura del centro storico.

Francesco Ameli

 

«Ho l’impressione che si stia procedendo a tentoni in determinate situazioni – afferma il capogruppo Pd Francesco AmeliAlcune riflessioni, però, sono d’obbligo: possiamo mettere tutti i varchi che vogliamo, ma se un veicolo entra prima delle 20.30 nel varco di piazza Ventidio Basso, il problema per i parcheggi e per i residenti resta. Il problema si pone nella fascia giornaliera, per questo abbiamo chiesto dei dati dettagliati a supporto.

 

Le principali problematiche riguardano Porta Romana, dove di giorno il traffico va in tilt. Come pensiamo di intervenire alla fine di corso Mazzini, anche in ottica sosta? Indubbiamente gli autobus del servizio urbano devono essere messi a disposizione dell’utenza con maggiore frequenza per non scoraggiare alcune categorie di residenti. Sono necessari, inoltre, dei parcheggi scambiatori».

Emidio Nardini

 

«Mi rendo conto delle difficoltà di redigere un piano traffico in questa città – aggiunge il consigliere Emidio Nardini – La chiusura progressiva del centro storico mi trova d’accordo, ma con le presenze turistiche e di residenti in calo potremo andare incontro a ulteriori difficoltà. Fare queste modifiche e non avere ancora chiara una mobilità di riferimento, senza aver individuato dei parcheggi serviti da navette gratuite, rischia di spopolare il centro».

 

La replica dell’Amministrazione è affidata direttamente alle parole del primo cittadino.

 

«Questo documento ha una concretezza importante – precisa FioravantiSi può fare politica non scegliendo e restando fermi, oppure cercando di andare avanti. Non credo sia il piano migliore al mondo, ma credo che questa città stia avendo una centralità importante nel centro Italia: lo confermano dati e le persone che scelgono di venire qui nel weekend.

 

Dobbiamo valutare questi dati senza penalizzare chi vive e lavora in questa città. Questo piano mette al centro una visione, in cui Ascoli è la prima città del centro Italia a sperimentare un nuovo piano di questa portata, che solo il tempo ci dirà se è vincente o meno. Crediamo, però, di riuscire ad aumentare le presenze in centro storico, sulla scia del lavoro svolto negli anni per centralizzare e valorizzare le attività commerciali».

 

L’Arengo progetta il centro storico del futuro: nuove Ztl e una piazza Viola parzialmente pedonalizzata


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