Per la prima volta nella sua storia, è la suggestiva Sala degli Specchi di corso Mazzini, in pieno centro storico, a fare da sfondo all’annuale presentazione della classifica delle imprese marchigiane, redatta dalla Fondazione Aristide Merloni in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche.
Nel cuore delle cento torri, la sede ascolana di Confindustria ha ospitato il consueto rendiconto curato della Fondazione, che dal 1986 raccoglie ed elabora i bilanci di oltre 200 imprese attive in tutte le Marche, organizzando i dati in una classifica – giunta ormai alla 38esima edizione – corredata da commenti sullo sviluppo economico e finanziario.
Immancabile, e particolarmente sentito, il ricordo in apertura del compianto Francesco Merloni, fondatore e presidente onorario di Ariston Group, nonché presidente della Fondazione Merloni, venuto a mancare lo scorso ottobre all’età di 99 anni, dopo una vita trascorsa al servizio dell’imprenditoria delle Marche.
Guardare sempre avanti, non indietro: un insegnamento, ricordato dal direttore del Corriere Adriatico Giancarlo Laurenzi, di cui gli imprenditori marchigiani e le nuove generazioni devono fare tesoro per costruire, giorno dopo giorno, un futuro migliore per la comunità locale, a partire dai numeri registrati nell’annata 2023-2024.
«Ringrazio la Fondazione Aristide Merloni per aver scelto la nostra bellissima sede – dichiara Roberta Faraotti di Fainplast e vicepresidente di Confindustria Ascoli – Per noi è un grande onore, nella prima edizione senza il presidente Francesco Merloni. Si tratta di un importante momento di analisi e riflessione per noi imprenditori, che puntiamo a ottenere risultati non solo economici, ma anche sociali, come Francesco Merloni ci ha insegnato».
I DATI – Come evidenziato dal professor Donato Iacobucci di Univpm, responsabile dello studio a cui hanno preso parte anche i colleghi Marco Liscio e Martina Orci, la classifica premia le prime 500 imprese per valore delle vendite, appartenenti a tutti i settori di attività.
Dal rapporto, con particolare attenzione alle annualità precedenti, si evince come nel corso del 2023 si sia del tutto esaurita la fase di rapida ripresa che aveva caratterizzato il biennio 2021-2022 caratterizzato dal “rimbalzo” seguito alla brusca caduta del Pil nel 2020. Il 2023, infatti, è stato caratterizzato da un progressivo rallentamento del quadro congiunturale, che ha interessato in misura maggiore la produzione manifatturiera. La crescita del Pil italiano in termini reali si è fermata a +0,9%, quella regionale a +0,6%.
Sulla base delle stime di Confindustria Marche, l’industria regionale ha chiuso il 2023 con un calo della produzione industriale pari al -3,3%. Anche in questo caso, la performance regionale è stata inferiore a quella media nazionale, per la quale si è registrata una contrazione di -2,2%.
Nel 2024 si è confermata la sostanziale stagnazione del Pil nell’area Euro e la debole crescita dell’economia italiana, per la quale la Banca d’Italia stima una variazione del Pil in termini reali pari a +0,6%. Al contempo, però, i livelli di redditività hanno dimostrato una salda tenuta.
«Quest’anno il ranking delle migliori imprese fa da sfondo a una situazione economica complessa, con un’incertezza acuita dalle condizioni di rischio bellico in tutto il mondo – commenta il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli – Le imprese sono un fattore decisivo per il percorso di recupero in chiave economica, grazie anche al lavoro del presidente Acquaroli e della Fondazione Merloni».
«È una grande occasione per la nostra città – aggiunge il sindaco Marco Fioravanti – Le nostre imprese producono ricchezza e valorizzano il capitale umano: il territorio piceno è ricco di imprenditori e aziende che ultimamente stanno collaborando insieme. Ringrazio tutti coloro che credono nella ricchezza del nostro territorio, che nessuno può delocalizzare».
LE IMPRESE DEL PICENO – Dopo i saluti del vicepresidente della Fondazione Gian Mario Spacca e dei rappresentanti delle istituzioni, arrivano buone notizie per l’imprenditoria nostrana, che vede ben 2 rappresentanti picene nella top 5 delle società marchigiane del 2023 Il podio, in particolare, vede protagonista, Conad Adriatico, che chiude il 2023 alle spalle di Ariston Group con un fatturato di oltre un miliardo e 300 milioni di euro. Quarto posto in classifica, invece, per Magazzini Gabrielli, che per la prima volta supera il miliardo di euro di vendite, aumentando del 23,3% i numeri del 2022.
Ampliando l’orizzonte alle prime 30, la compagine del Piceno si rafforza grazie ai notevoli contributi di Carlini Gomme (19°), Sabelli (21°), Imac (28°) e Fainplast (29°).
Risultati positivi anche nella graduatoria stilata in relazione alla crescita delle vendite in valore assoluto, con ben 6 esponenti del Piceno tra le prime 20 della regione. Secondo posto, questa volta, per Magazzini Gabrielli, seguiti a ruota da Conad Adriatico (6°), Meccanica H7 (8°), Sabelli (14°), Turla Costruzioni (15°, con un ulteriore quinto posto nella classifica regionale per tasso di crescita delle vendite, nella quale anche Travaglini Costruzioni si distingue con un ottimo quarto posto) e Ciam (17°).
«Mi unisco al ricordo di Francesco Merloni, che con la sua lungimiranza ha dato vita a questo appuntamento annuale – dichiara Laura Gabrielli in rappresentanza di Magazzini Gabrielli – La nostra è una storia di famiglia avviata nel 1800 con gli empori, poi trasformati in grandi magazzini e supermercati nei decenni successivi.
Siamo qui per guardare quello che siamo riusciti a fare fino a oggi, ma con un’ottica di futuro. Quando si fa impresa, ciò che inorgoglisce è creare occupazione in maniera sana e sostenibile. Questi numeri sono per noi lo slancio per fare ancora meglio per la nostra regione».
«È un piacere far parte di questa classifica – commenta Danilo Turla di Turla Costruzioni – Posso confermarlo a nome mio e di tutte le realtà delle costruzioni attive in tutte le Marche, nonostante le difficoltà sul piano infrastrutturale. Condividere questi risultati ci inorgoglisce e ci stimola a fare sempre meglio».
Restringendo il campo alle vendite registrate nel solo Piceno, la top 10 della provincia porta al centro dell’attenzione dei virtuosi esempi di imprenditoria. Spazio, nei primi due posti della classifica, alle già menzionate Conad Adriatico e Magazzini Gabrielli, con Carlini Gomme Srl a chiudere il podio. Si prosegue poi, in ordine di classifica, con Sabelli Spa, Imac Spa, Fainplast, Ciam, Addis Srl, Ondulato Piceno Srl e Fimi Srl.
Spazio, poi ad altre top 10, in questo caso elaborate su scala regionale in base alle vendite registrate nei diversi settori di attività. Tra le “Agenzie e servizi” il Piceno può vantare tre rappresentanti (Picenambiente, Giocamondo Study e Consul System), mentre nell’alimentare spiccano il terzo posto di Sabelli e il decimo di Esca Srl. A rappresentare il Piceno in “Altre industrie manifatturiere” c’è Ykk Mediterraneo al terzo posto, con la Casa di cura Villa Anna al sesto posto tra le imprese dell’assistenza.
Tra le industrie attive nel settore “Carta, stampa ed editoria” spiccano Ondulato Piceno (quarto posto) e D’Auria Printing (nono posto), mentre nel commercio Conad Adriatico e Magazzini Gabrielli dominano una classifica in cui trova spazio anche Carlini Gomme. Monopolio piceno anche in “Gomma e plastica” con Finproject e Fainplast ai vertici della graduatoria, mentre le costruzioni registrano le ottime performance tutte picene di Panichi Srl (3°), Turla Costruzioni (5°), Vi.Pa. Srl (7°), Gaspari Gabriele Srl (9°, con un ulteriore nono posto per risultato d’esercizio sulle vendite, in quel caso seguita dall’ascolana Travaglini Costruzioni in dodicesima posizione) e Saitec Company (10°). Tra le aziende attive nel settore dei minerali non metalliferi, infine, il primato è ancora una volta piceno con Hp Composites.
A proposito di imprenditoria picena, la testimonianza di Simone Mariani, amministratore delegato di Sabelli Spa, è la conferma del lavoro svolto quotidianamente dai nostri imprenditori per assicurare un futuro luminoso al tessuto economico e sociale del Piceno.
«Essere qui è sempre un’emozione – afferma – In questa sala ho vissuto molti momenti importanti ma, da imprenditore, raccontare la mia testimonianza personale ha un altro sapore.
Negli anni, poter ascoltare le esperienze di altri imprenditori mi ha lasciato un segno profondo, e questo è uno dei meriti della Fondazione Aristide Merloni, che ci offre degli stimoli importantissimi.
Sabelli compare per la prima volta nel 2003 con meno di 30 milioni di fatturato, mentre oggi, considerando anche Sabelli Distribuzioni, superiamo complessivamente quota 310 milioni. Dietro le aziende che crescono c’è l’imprenditore, una famiglia, un nucleo di persone che crede in un progetto e che investe, mettendo a rischio imprenditoriale risorse importanti.
Per raggiungere risultati serve un atteggiamento proattivo nei confronti del mercato: mio nonno Archimede sosteneva che ogni giorno fosse necessario fare un passo avanti. Dobbiamo sognare, ma anche scaricare a terra una visione.
Il team è fondamentale, perché da soli, senza una squadra capace e coesa, non si va da nessuna parte. Per farlo bisogna investire sulle retribuzioni e attrarre e trattenere talenti. Inoltre, è importante non avere paura di sbagliare. L’errore insegna e ci permette di procedere diversamente, con idee più chiare».
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