di Giuseppe Di Marco
Dovrebbe essere licenziato entro fine anno, il progetto esecutivo dell’intervento di riqualificazione dell’alveo dell’Albula, di cui è stato presentato, alcuni mesi, il documento di indirizzo per la progettazione.
Un lavoro fortemente voluto da Umberto Pasquali: si ricorderà che il “dissidente” era fuoriuscito dalla maggioranza perché questa reinserisse, fra le priorità dell’Amministrazione, opere che erano state seguite direttamente dal consigliere e dall’ex assessore all’urbanistica Bruno Gabrielli. Ora Pasquali è tornato in maggioranza, e il vertice comunale darà nuovo impulso all’iniziativa.
«Parliamo di un intervento di primaria importanza per la città – rimarca lo stesso Pasquali – quindi andrà fatto quanto prima. Una volta conclusa la fase di progettazione, bisognerà trovare i fondi e a quel punto bandiremo l’opera».
Cosa prevede l’intervento? In base a quanto illustrato, si dovrebbe riqualificare il tratto terminale dell’Albula, cioè circa 500 metri che sarebbero resi fruibili sia a piedi che in bicicletta, e che verrebbero abbelliti con uno spazio all’aperto destinato ai murales. In merito all’accessibilità, si creerebbero tre accessi all’alveo dal piano stradale eliminando le scalinate e costruendo una pista ciclopedonale che andrebbe dal ponte di Viale De Gasperi verso est con opportuni attraversamenti dell’alveo stesso. Il fosso verrebbe rivestito con alcuni grigliati erbosi e, all’altezza della foce, verrebbe ricreato l’habitat ambientale e faunistico caratteristico del corso d’acqua.
L’opera avrebbe un costo vicino ai 2,4 milioni.
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