di Giuseppe Di Marco
Era stato varato nel 2003, e ora ne verrà discussa e votata una variante per prevedere nuove misure di salvaguardia. Parliamo del Piano di riqualificazione del patrimonio edilizio urbano, al cui interno sono stati inseriti tutti quegli immobili che necessitano di particolari opere manutentive, o per i quali sono vietati determinati interventi.
Negli ultimi mesi il censimento del patrimonio edilizio rivierasco è stato aggiornato, con l’aggiunta di circa altre 200 unità. Un’operazione effettuata in collaborazione fra l’ufficio urbanistica del Comune e la Soprintendenza. Il Piano dunque è stato illustrato nell’ultima riunione di maggioranza, verrà portato in commissione e successivamente votato nel prossimo appuntamento consiliare, probabilmente proprio quello di fine novembre.
L’idea del Piano è di proteggere quel che resta del patrimonio edilizio che ha caratterizzato la civiltà marinara – e non solo – di San Benedetto. A ciascun immobile, infatti, è assegnato un determinato grado di tutela a seconda delle sue caratteristiche. L’obiettivo è scongiurare che il panorama rivierasco muti totalmente con interventi di demolizione e ricostruzione ex novo.
Sulla questione del patrimonio storico è recentemente intervenuta Annalisa Marchegiani: la consigliera, durante l’ultimo question time, ha chiesto se l’Amministrazione abbia intenzione di acquisire le ville “Brancadoro” e “Laureati”. L’assessore al bilancio Domenico Pellei però ha fatto capire che per portare avanti un’iniziativa del genere il Comune dovrebbe disporre di una somma vicina a 15 milioni di euro.
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