di Pier Paolo Flammini
Una enorme cassa di colmata, che complessivamente, con quella già esistente, andrà ad occupare circa 60 mila metri quadrati a nord del molo settentrionale del Porto di San Benedetto, ampliando di circa 4 volte lo spazio al momento occupato: è questo il progetto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale che vede in netta contrarietà l’Amministrazione Spazzafumo, tanto che il sindaco usa parole molto dure: «Sono rimasto basito, così si va a deturpare la nostra città e anche la vicina Grottammare, ci opporremo in tutti i modi».
Se il progetto dovesse attuarsi, ospiterebbe circa migliaia e migliaia di metri cubi di fanghi portuali: non solo quelli del porto di San Benedetto ma questi rifiuti arriverebbero anche da Ancona e da Falconara. Il tutto formerebbe una sorta di banchina di enormi dimensioni, che andrebbe a coprire anche parte della spiaggia a nord del porto, e inoltre impedirebbe di fatto la realizzazione del terzo braccio, previsto dal Piano Regolatore del Porto di San Benedetto, anche per la riduzione del bacino idrico disponibile, coperto dalla futuribile cassa.
«Negli incontri con l’Autorità Portuale ho chiesto che come primo intervento l’attuale cassa di colmata venisse sistemata per diventare a servizio della città, ma la risposta non è stata chiara – afferma Spazzafumo – Quella cosa non la vogliamo, non siamo la discarica di nessuno, abbiamo già dato le nostre indicazioni con il Piano Strategico dell’Area Portuale e alla luce delle nostre osservazioni auspichiamo che le cose vengano riviste. Se quella è un’area per mettere le sabbie di altri porti, non ci stiamo. Useremo tutte le formule possibili partendo dalla sistemazione della vecchia cassa di colmata come primo atto».
Fondamentale, sulla questione, sembra sia stato l’apporto dell’architetto Giuseppe Fiscaletti, di recente nominato “volontario civico” in merito alle questioni urbanistiche. Presenti alla conferenza stampa anche il consigliere comunale Umberto Pasquali e il dirigente all’Urbanistica Giorgio Giantomassi.
«Il progetto di Adeguamento Funzionale preparato dall’Autorità Portuale è di fatto una variante al Piano Regolatore del Porto – spiega Giantomassi – Purtroppo la procedura per la nuova cassa di colmata è stata avviata nel 2020 in un sistema di silenzio assenso, ma negli scorsi mesi abbiamo posto le nostre osservazioni, in qualche caso riconosciute valide dalla stessa Autorità. Se si fa la variante urbanistica occorrono procedure diverse rispetto all’Adeguamento Funzionale, in primis dal punto di vista ambientale. E la nostra valutazione è che il Porto di San Benedetto è parte integrante della città, non può essere snaturato: la vasca di colmata, che ha bisogno di un finanziamento di 30 milioni, si presenta come una brutalità, non è e non sarà transitabile».
I fanghi, infatti, devono sedimentarsi adeguatamente prima di poter essere coperti, inoltre l’attuale cassa di colmata, realizzata nel 2009, non è mai stata “inertizzata” nonostante le promesse dell’epoca ed è al momento uno spazio inutilizzato e degradato del porto e della città.
Fiscaletti ha aggiunto: «Nel bilancio dell’Autorità Portuale non c’è un centesimo per la realizzazione del terzo braccio, da tempo previsto. Quella a cui pensano non è una vasca di colmata ma una vera e propria penisola il cui contenuto è rappresentato da sabbie di cui non conosciamo esattamente la qualità. L’Autorità Portuale ci coinvolge solo in funzione consultiva, ma una cosa del genere rischia di avere un impatto negativo nei confronti del turismo di San Benedetto e della vicinissima Grottammare. Per completare, mettere in sicurezza e rendere utilizzabile quella vasca di colmata servono cifre per altri 100 milioni di euro che non si vedono all’orizzonte».
Tema, quello sollevato dall’Amministrazione Comunale di San Benedetto, che venne anticipato quasi un anno fa dal compianto Nazzareno Torquati, scomparso nello scorso mese di agosto, il quale aveva previsto la situazione che si stava delineando.
Torquati: «Per il porto di Ancona un mare di soldi, a San Benedetto solo briciole e rifiuti»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati