di Federico Ameli
Grande attualità, e altrettanta partecipazione, nella mattinata di oggi, sabato 16 novembre, al Palariviera di San Benedetto, dove imprenditori, funzionari e soci della Banca del Piceno si sono ritrovati per fare insieme il punto sulle peculiarità e i bisogni socio-economici del territorio in relazione a uno dei temi più dibattuti tra chi coltiva sogni imprenditoriali e chi, attraverso il credito, è chiamato a sostenerli.
Protagonista incontrastata sul palco della Sala Verde è l’intelligenza artificiale, una sfida che Banca del Piceno, con i suoi 28 sportelli, oltre 200 dipendenti e più di 6.000 soci, ha scelto di accettare nella consapevolezza di poter offrire un contributo prezioso in un passaggio chiave per il territorio a cavallo tra Marche e Abruzzo.
Un contributo che non si esaurisce sul solo piano economico e finanziario, ma che indaga scrupolosamente nel tessuto imprenditoriale del proprio territorio di riferimento per individuare le soluzioni più opportune per non restare indietro di fronte alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale e, al tempo stesso, alla necessità di sviluppare nuove competenze.
Da queste premesse, Banca del Piceno ha presentato a una platea numerosa e particolarmente attenta le “Caratteristiche socio-economiche dell’area picena”, titolo del convegno fortemente voluto dal CdA guidato dal presidente Sandro Donati e dal direttore generale Gabriele Illuminati, promosso dall’Osservatorio socio-economico della Banca in collaborazione con Live, spin-off dell’Università Politecnica delle Marche, con l’obiettivo – raggiunto – di offrire una panoramica dettagliata ed estremamente aggiornata sulle ultime novità dal mondo dell’intelligenza artificiale.
«Come Banca del Piceno, da oltre 10 anni portiamo avanti investimenti importanti con l’obiettivo di condividere risultati con il territorio e, in occasioni come queste, raccontare qualcosa della nostra comunità legandoci a temi di estrema attualità, ed è per me un onore essere presidente di una realtà così viva e presente sul territorio – esordisce Sandro Donati, presidente della Banca del Piceno –
Riteniamo indispensabile, per il bene del nostro territorio, continuare a investire anche negli anni a venire per creare nuove opportunità per le nuove generazioni. Ringrazio i relatori, le autorità presenti, componenti del Consiglio di Amministrazione che ho l’onore di presiedere, tutti i dipendenti – il vero motore dell’azienda – i nostri soci e i loro figli: è alle loro mani che affidiamo il nostro futuro.
Il tema di quest’oggi, spesso, risulta divisivo. Molti credono che sia una rivoluzione paragonabile all’invenzione dell’energia, mentre altri si approcciano con diffidenza. Personalmente credo che sia necessario vivere appieno i tempi che cambiano e ciò che la tecnologia e il progresso producono».
Presenti all’incontro, oltre a un gran numero di professionisti, imprenditori e soci della Banca, anche una buona rappresentanza delle istituzioni locali, tra cui il consigliere regionale Andrea Assenti, il sottosegretario di Stato al Mef Lucia Albano e il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che ha rivolto il suo saluto alla platea del Palariviera.
«È un’importante occasione di confronto sull’argomento dell’anno – commenta il presidente Acquaroli – I risvolti dell’intelligenza artificiale sono molti e, indubbiamente, sono una straordinaria opportunità, per la quale l’uomo deve, tuttavia, continuare a usare la ragione e il buon senso, diventando protagonista senza lasciarsi condizionare dalla tecnologia».
«Rivolgo i miei complimenti per l’iniziativa e il tema proposto a questa assemblea – afferma il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini – L’importanza che una banca del territorio riveste sta anche nel proseguire un cammino avviato già negli anni passati in un nuovo percorso aperto a un sistema di relazione, di interscambio e di conoscenze, in grado di far tornare il valore umano al centro del sistema bancario ed economico.
In questo modo è possibile valorizzare i giovani, come dimostra anche la figura del direttore generale scelto dal Consiglio di Amministrazione – Gabriele Illuminati, ndr – che sicuramente contribuirà ai traguardi da raggiungere negli anni a venire.
C’è una difficoltà molto forte nell’individuare competenze idonee che le aziende chiedono. Oggi più che mai, i temi di questo incontro diventano fondamentali per l’economia regionale, la crescita imprenditoriale e lo sviluppo del territorio, in un legame con le associazioni di categoria da continuare a rafforzare».
La mattinata condotta da Luca Sestili e più che mai ricca di spunti di riflessione può entrare nel vivo già dal primo momento di confronto, che per l’occasione ha visto protagonisti il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori – nella doppia veste di studioso e coordinatore dei lavori del convegno – la ricercatrice di Live Maria Carla Alunno, il responsabile organizzazione e It di Bcc Sinergia Luca Servalli e il presidente Istat Francesco Maria Chelli, con quest’ultimo a offrire un’ampia panoramica sull’andamento socio-economico del territorio.
LA DEMOGRAFIA – In particolare, la demografia marchigiana dal 2011 al 2023 subisce un calo del 4,2%, ben superiore al 1,6% nazionale. Sono decisamente pochi i comuni con saldo positivo e, come prevedibile, i dati non premiano certo le comunità delle aree interne, con numeri tendenzialmente molto negativi per tutte le variabili analizzate in relazione alla presenza umana sul territorio.
La mancanza di natalità, se affiancata al positivo allungamento della vita media, grava fortemente sugli indici di vecchiaia e di dipendenza strutturale. Il primo, nel Piceno, è pari a 235, il numero di cittadini over 65 per ogni 100 nella fascia tra 0 e 14 anni, mentre il secondo è pari a 61 e indica il rapporto tra cittadini in età attiva e quelli troppo giovani o troppo anziani per il lavoro: in entrambi i casi, siamo ben oltre il dato nazionale.
Cresce in Italia la popolazione straniera, con un 25,4% che si distanzia di molto da -4,1% registrato nelle Marche dal 2011, percentuali che fanno riflettere sul nostrano mercato del lavoro. Un sospiro di sollievo arriva dall’istruzione, leva di benessere per il territorio, con le Marche sistematicamente più in alto su tutte le 9 variabili rispetto al panorama italiano. Meno positivo il dato delle province del sud, con Ascoli e Fermo che, al di là di qualche picco ascolano, registrano numeri inferiori alla media nazionale.
Tra i principali ostacoli alla competitività d’impresa, la mancanza di risorse finanziarie viene percepita in maniera ben più critica nel resto d’Italia che non tra Marche e Abruzzo, sintomo di un sistema del credito che evidentemente funziona meglio che altrove.
Diminuiscono, però, le imprese attive sul territorio, come ricordato dal professor Gregori, specie nel settore dell’artigianato.
INTELLIGENZA – Se di intelligenza artificiale si tratta, Gregori ricorda alla platea che la tecnologia in questione è applicabile in qualunque settore, con la necessità di essere gestita e non certo subita e una serie di ripercussioni anche sul piano etico e normativo, da affrontare anche grazie a rinnovate competenze.
A questo proposito, per il rettore è necessario sviluppare competenze trasversali, favorire la multidisciplinarità tra le aree scientifiche in cui impatta l’IA e definire politiche che riflettano un approccio integrato all’implementazione di forme di intelligenza artificiale, lavorando a una strategia complessiva per poterla valorizzare in tutte le sue principali opportunità.
Un approccio messo in pratica anche con Campus World, il progetto all’internazionalizzazione promosso negli anni con il contributo di Banca del Piceno, che ha permesso di mandare laureati in giro per il mondo a compiere esperienze importanti sul piano formativo, professionale e umano, utili anche ad aprire la mente di fronte alle nuove opportunità.
È indubbiamente il caso dell’intelligenza artificiale, che secondo lo studio condotto dalla professoressa Maria Carla Alunno su un campione di 84 aziende clienti di Banca del Piceno rappresenta, almeno nel 39% dei casi, un cambiamento epocale, a fronte di un 14% che invece vede una bolla destinata a scoppiare. Pareri divergenti che accompagnano l’intero questionario, tra chi si approccia con cauto ottimismo (oltre il 40% degli intervistati) e chi (16,7%), invece, esprime preoccupazione.
Ad oggi, il 41,7% del campione crede di non dover ricorrere all’IA neppure in futuro, il 38,1% valuta un intervento in prospettiva, mentre la restante parte degli intervistati (17 soggetti) è già all’opera. In che aree? Produzione (41%), ma anche marketing e comunicazione (35%) e servizi al cliente, come nel caso delle chat bot. A proposito di competenze, tra gli ostacoli principali spiccano l’assenza di competenze tecniche specialistiche (41,7%) e non certo i costi elevati (17,9%).
È poi la volta di Luca Servalli di Bcc Sinergia, che ha raccontato alla platea della ferma volontà del gruppo Bcc Iccrea di promuovere 80 nuove iniziative – tra cui un’assistente dedicato ai filialisti e una nuova chatbot – con il contributo dell’intelligenza artificiale per raccontare ciò che la banca fa per il cliente, in un percorso che in pochi mesi di lavoro ha già dato ottimi frutti.
«Sono convinto che l’IA sia superiore all’uomo, e dobbiamo esserne consapevoli» afferma Servalli, che evidenzia come l’intelligenza artificiale potrà supportare i dipendenti nelle attività quotidiane e ottimizzare diverse operazioni grazie a un miglioramento dell’efficienza, potenziando contestualmente le relazioni commerciali della banca attraverso analisi avanzate e campagne mirate a promuovere i valori fondanti del credito cooperativo.
LE IMPRESE – Che ne pensano le categorie imprenditoriali e professionali? Banca del Piceno ha scelto di chiederlo ai diretti interessati, chiamando sul palco il presidente di Confindustria Ascoli Simone Ferraioli, il presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Ascoli Daniele Gibellieri, il consigliere nazionale dei Consulenti del Lavoro Carla Capriotti e la presidente CNA Federmoda Marche Doriana Marini.
Di fronte a un mercato che evolve a ritmi vertiginosi, imprenditori e professionisti confermano la volontà di adeguarsi ed essere parte del cambiamento, avvicinandosi ai benefici offerti dall’IA senza paura e con la consapevolezza che, in questo modo, le singole professionalità potranno essere valorizzate e non messe a rischio.
Un punto di vista lungimirante e indispensabile per guardare al futuro, pienamente condiviso da Banca del Piceno che, come confermato anche dalle conclusione del direttore generale Gabriele Illuminati, in vista delle sfide di domani ha scelto di rendere omaggio a chi, già a partire da oggi, sta gettando basi molto solide. Per chiudere al meglio la mattinata, il convegno ha infatti ospitato la cerimonia di consegna dei Premi di Studio 2024 consegnati a studenti soci o figli di soci e dipendenti che si sono particolarmente distinti nei rispettivi percorsi formativi, preparandosi già da oggi alle sfide del prossimo futuro.
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