di Luca Capponi
“Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” è un bellissimo romanzo giallo di Carlo Emilio Gadda uscito nel 1957, da cui due anni dopo il regista Pietro Germi ha tratto l’altrettanto spettacolare versione cinematografica “Un maledetto imbroglio”.
Ora, osservando ciò che sta accadendo in via delle Stelle, uno dei luoghi più caratteristici del centro storico ascolano, non può non venire in mente il titolo del libro. Lavori contestati rei di snaturare lo scorcio, polemiche, cemento, parapetti, cittadini imbufaliti, attacco delle opposizioni, replica del sindaco e controreplica delle opposizioni a spostare tutto sul piano politico (in coda trovate i link ai vari articoli): un vero quadretto all’italiana dove, forse è già stato detto, a rimetterci (speriamo di no) sembra essere il patrimonio cittadino e chi lo ama.
È di oggi, martedì 19 novembre, il nuovo intervento dei gruppi di opposizione in Comune con tanto di foto, che arriva a ridosso del ritorno in loco degli operai.
«Dopo le giuste critiche dei cittadini e la presa di posizione di noi consiglieri qualcosa si è mosso. Il sindaco ha infatti fatto marcia indietro e ha annunciato che il cemento, a sua detta provvisorio, che era stato colato sul muretto che costeggia via delle Stelle sarebbe stato rimosso. Ebbene questa mattina è iniziata la rimozione e come si dice “la toppa è peggio del buco”», spiegano i consiglieri Francesco Ameli, Gregorio Cappelli, Andrea Dominici, Marta Luzi, Manuela Marcucci, Emidio Nardini ed Angelo Procaccini dei gruppi “Ascoli Bene Comune”, “Ascolto & Partecipazione” e Partito Democratico.
«I lavori “provvisori” hanno lasciato un segno permanente, e non in senso positivo – è la prosecuzione -. Il caratteristico muretto, uno dei luoghi più belli della città, è stato danneggiato. Il cemento, che in precedenza era stato colato su di esso si è chiaramente infiltrato nelle fessure tra le vecchie pietre e quando oggi è stato rimosso, alcune di queste si sono staccate o spezzate essendo rimaste incollate al cemento stesso. Tutto ciò, come visibile anche dalle foto, ha causato un danno a ciò che invece prima dell’intervento di questa amministrazione era integro».
«Per fortuna che l’opera era stata definita “provvisoria” – continua l’opposizione -. Come si può pensare che una colata di cemento di quello spessore si potesse rimuovere con facilità e senza deturpare il muretto sottostante? Chiaramente la nostra critica è rivolta esclusivamente a chi quest’opera l’ha pensata (male) e a chi l’ha autorizzata e di certo non a chi manualmente l’ha eseguita, verso cui nutriamo rispetto e che mai vorremmo coinvolgere in questa diatriba».
«Ci chiediamo come sia possibile tutto ciò – concludono i consiglieri -. Un intervento che doveva valorizzare la zona ha invece compromesso un pezzo di identità locale. Chi ha dato il via libera a questi lavori? E soprattutto: perché non si è tenuto conto del valore storico di via delle Stelle? La soprintendenza, a cui abbiamo chiesto già un incontro, cosa ne pensa? Non si tratta solo di pietre, ma di memoria. Di quella bellezza unica che rende Ascoli speciale. È inaccettabile che una presunta riqualificazione finisca per deturpare ciò che avremmo dovuto proteggere. Chiediamo spiegazioni e maggiore attenzione. Chiediamo che il nostro patrimonio venga rispettato, non sacrificato in nome di lavori approssimativi. Ascoli merita di meglio».
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