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Zona industriale, da bruttura a investimento: Borgioni acquisisce il lotto ex B&B Italia

ECONOMIA - Circa 42.000 metri quadrati (di cui 19.000 circa coperti) erano abbandonati dal 2009. Ora la firma della cessione alla consolidata realtà ascolana nel campo degli imballaggi. Fondamentale il ruolo del Piceno Consind in una operazione da 3,4 milioni. Potenziamento infrastrutturale e iniezione di fiducia per il territorio piceno
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di Luca Capponi

 

Buone notizie dalla zona industriale di Ascoli, nel segno di investimenti e conseguente nuova occupazione. E di una bruttura che finalmente leverà le tende per lasciare spazio ad un luogo completamente riqualificato che tornerà ad essere dedicato al lavoro.

Il lotto abbandonato con capannone appena acquisito da Borgioni

 

Il merito di questo passaggio, che in epoca di crisi economica assume ancora più valore, è della triangolazione tra Piceno Consind, Borgioni Packaging Group e la B&B Italia, quest’ultima proprietaria del lotto di circa 42.000 metri quadrati (di cui 19.000 circa coperti) che fino al 2009 ha ospitato i dipendenti dell’omonimo stabilimento, poi chiuso tra mille proteste.

 

Da lì l’abbandono e l’incuria, sommati agli effetti di sisma e neve, ha portato allo stato di cose odierno, un capannone dismesso dagli effetti visivamente più che discutibili.

Domenico Procaccini

 

Ebbene è di poche ora la firma della cessione alla Ondulato Piceno della Borgioni, consolidata realtà ascolana nel campo degli imballaggi, grazie al ruolo fondamentale del Piceno Consind, abile a tessere le fila in maniera rapida e certosina, seguendo una procedura comunque complessa per far sì che il lotto non venisse definitivamente abbandonato, anzi che divenisse trampolino per qualcosa di positivo.

 

«Un momento importante per la riqualificazione dell’area industriale visto che stiamo parlando di un immobile inutilizzato da 15 anni e che costituiva una bruttura per la zona di Campolungo – spiega il presidente del Consind, Domenico Procaccini -. Siamo molto soddisfatti di come l’operazione sia andata a buon fine nei giusti tempi. Credo si tratti di un’occasione molto importante sia per il mondo del lavoro del comprensorio piceno sia per una realtà che dal nostro territorio ha saputo fare tanta strada anche oltre i confini regionali. Mi preme infine ribadire il ruolo centrale rivestito dal Consind in questa vicenda, abbiamo dato esempio ancora una volta di operatività e attenzione».

Maurizio Borgioni

 

Dal canto suo, Borgioni, la cui storia imprenditoriale è iniziata più di 50 anni fa per poi affermarsi a livello nazionale tra i più grandi produttori nel settore del packaging, guarda all’avvenuto acquisto con fiducia ed inevitabile spirito propositivo.

 

«L’operazione rappresenta un investimento strategico fondamentale per il futuro della nostra azienda – spiega l’amministratore unico Maurizio Borgioni-. Grazie a questa importante acquisizione, che ha visto un investimento di 3,4 milioni di euro, la Borgioni Packaging Group si prepara ad avviare un piano di potenziamento infrastrutturale, che rafforzerà ulteriormente la nostra capacità produttiva e ci consentirà di rispondere con maggiore efficienza alle esigenze di un mercato in continua evoluzione».

Gli stabilimenti della Borgioni Packaging Group

 

«L’espansione del nostro assetto industriale è un segnale concreto della nostra determinazione a crescere, innovare e consolidare la nostra posizione di leadership nel settore del packaging – conclude -. Questo traguardo non è solo un’opportunità per noi come azienda, ma rappresenta anche un contributo significativo allo sviluppo del territorio e della sua economia. L’acquisizione dello stabilimento porterà nuove opportunità di lavoro e crescita, in linea con la nostra missione di essere un partner strategico non solo per i nostri clienti, ma anche per la comunità in cui operiamo».

 

 


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