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Dardust torna al pop per l’amico Lorenzo: ecco “Montecristo”

MUSICA - Esce il primo assaggio del nuovo album di Jovanotti, firmato insieme all'autore e producer ascolano. Il risultato di una collaborazione divenuta amicizia partita nel 2019 con “Nuova era”. E a breve arriva il film con la sua prima colonna sonora, “Mani nude”
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di Filippo Ferretti 

 

Dardust torna al pop per l’amico Lorenzo. Accade in queste ore con l’uscita del nuovo singolo dell’artista toscano, che precede l’album annunciato per il prossimo 31 gennaio. Il pianista, autore e produttore ascolano da tempo ha costruito con l’ex “ragazzo fortunato” un rapporto di stima e fiducia, consolidatosi 5 anni fa con il pezzo “Nuova era” e che poi era proseguito con una con serie di “regali” di entrambi nei confronti dell’altro: Dardust partecipando al “Jova Beach Party” nel 2022 a Viareggio, mentre Lorenzo aveva impreziosito lo scorso settembre il “Memorial Troiani” ad Ascoli, evento curato artisticamente dal Re Mida della classifiche italiane.

Sul palco del memorial “Troiani”

 

Ed era stato proprio in quella occasione, sul palco di piazza del Popolo, che Jovanotti aveva annunciato pubblicamente questo progetto insieme, dopo un anno faticoso per l’interprete di “L’ombelico del mondo”, caratterizzato da tante difficoltà dopo l’incidente in bicicletta a Santo Domingo del luglio 2023, che gli aveva causato la rottura della clavicola e del femore. Così, a due anni dal precedente “Il disco del sole”, Lorenzo è tornato in studio per dare vita ad un album anticipato da “Montecristo”, brano che al di là dei suoni reggaeton racchiude un testo profondo, che risente delle sue vicissitudini personali.

 

Il pezzo parte da una intuizione musicale di Dardust, che lo ha anche prodotto e si ispira a quel capolavoro di Dumas che l’ex deejay di Cortona si è ritrovato a leggere durante la convalescenza di un anno e mezzo fa. “Montecristo” ha sull’ascoltatore un effetto dicotomico, che ti porta a ballare ma anche a voler riflettere, che parla di rinascita, di elaborazione del trauma, di cambiamento e di libertà. Dardust, che firma anche la musica, arricchisce il singolo con arrangiamenti orchestrali da un lato e dall’altro suoni contemporanei e futuristi.

 

«Lorenzo è uno dei pochi artisti di musica di cui sono amico, con il quale mi vedo, mi frequento», spiega Dario Faini, felice di questa collaborazione arrivata per lui dopo un lungo periodo di pausa dalla produzione e successivamente al live di due mesi fa nel salotto del capoluogo piceno, dove l’autore di “Serenata Rap”era atteso da varie stagioni. Il disco con Lorenzo non è l’unica novità professionale nella vita dell’artista ascolano, dato che è da poche settimane sul mercato con il suo quarto album,“Urban Impressionism”, che lo porterà il 18 marzo ad un giro internazionale di concerti. Più o meno nello stesso periodo in cui arriverà su grande schermo “Mani nude”, il film di Mauro Mancini interpretato da Alessandro Gasmann per il quale l’artista dai 100 dischi platino ha composto la colonna sonora.

 

«Per il cinema mi avevano cercato più volte ma erano sempre commedie», aggiunge Dardust, talmente innamorato della settima arte al punto di aver attinto al grande schermo per la genesi del suo ultimo album, la cui prima fonte di ispirazione è stata la “trilogia dell’incomunicabilità” di Michelangelo Antonioni.


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