di Pier Paolo Flammini
Quasi come un anno fa: e per questo motivo i tifosi rossoblù fanno gli scongiuri o, almeno, vivono il momento con grande calma e senza quella euforia tipica del tifoso che dopo 13 giornate vede la propria squadra al primo posto con quattro punti di vantaggio. La ferita che si iniziò a prodursi nel dicembre 2023 fa ancora male e porta comunque a riflessioni più accurate.
Ricapitolando: tredicesima giornata 2024-25, Sora-Samb 0-2, rossoblù a 28 punti, Atletico Ascoli e Teramo a -4. Tredicesima giornata 2023-24, Samb-L’Aquila 2-0, rossoblù a 29 punti, Chieti e Campobasso a 24.
Altre analogie: la quattordicesima giornata fu Campobasso-Samb, la quattordicesima di questa stagione Samb-Teramo. Sempre prima contro seconda, anche se invertito il fattore casalingo. Un anno fa, alla tredicesima, 7 furono le partite casalinghe, 6 in trasferta, il contrario quest’anno.
Campobasso fu poi una data cruciale: il famoso fallo da rigore non assegnato su Alessandro, il gol di Pesaresi, e da quel momento una involuzione frenata solo alla ripresa del campionato a gennaio, poi il crollo definitivo. E dunque, cosa rappresenterà invece Samb-Teramo?
La Samb arriva all’appuntamento con molte certezze ma anche punti interrogativi che troveranno risposta durante la settimana. Le certezze partono dalla difesa, di gran lunga la migliore del campionato: appena 5 i gol subiti, la metà di un anno fa, un solo gol subito nelle ultime sette partite, tra l’altro in autorete. Nonostante l’assenza di Pezzola e il ritorno a una difesa con tre under, le occasioni concesse con Vigor e Sora sono state pochissime. In entrambe le partite, va notato, il numero di occasioni create è stato ridotto rispetto alle gare precedenti, magari anche a causa del vantaggio arrivato nei primi minuti di gioco che ha condotto a una gara di ripartenze.
I tanti dubbi riguardano ovviamente le assenze che iniziano a diventare numerose: sicuramente non ci sarà Eusepi, squalificato, ma a rischio anche infortunio dopo l’uscita anticipata. Sotto osservazione ovviamente Orsini, uscito zoppicante nel primo tempo. Proprio il più anziano, Eusepi, prossimo ai 36 anni, e il più giovane, Orsini, 18 compiuti la scorsa settimana, sono in realtà i due elementi tattici fondamentali per l’assetto della squadra.
La situazione che si è delineata, a lungo temuta, ovvero le assenze di Eusepi ed eventualmente Orsini, addirittura in contemporanea, evidenziano la necessità di cautelarsi con un attaccante vice-Eusepi (alla Samb piace Camilli del Roma City) e un 2006 già esperto della categoria.
Eusepi, lo si è visto nell’unica sconfitta, contro l’Avezzano, quando è partito dalla panchina, è l’unico attaccante che tiene alta la squadra: Moretti e lo stesso Lonardo hanno caratteristiche diverse. Orsini è un 2006 e la sua assenza, allo stato attuale, obbliga all’inserimento del centrocampista Tataranni e di fatto l’abbandono dello schema 4-2-3-1 per tornare al 4-3-3, come avvenuto a Sora.
A questo si aggiunge l’indisponibilità prolungata di Baldassi, giocatore che nelle poche occasioni in cui è stato titolare ha dimostrato di poter fare la differenza in questa categoria (2 gol), quelle che si spera recuperabili in settimana di Pezzola e Paolini, giocatori che consentono una notevole manovrabilità tattica grazie allo spostamento di Zini come terzino o l’inserimento di Paolini come centrocampista offensivo o terzino sinistro.
A differenza del Campobasso dell’anno scorso, che nonostante fosse una matricola era partito con la dichiarata intenzione di vincere il campionato, il Teramo, anch’esso neopromosso, non ha palesato da subito queste ambizioni, come ricordato nel dopo partita di ieri dal tecnico Pomante. Fatto sta che gli abruzzesi sono secondi e la partita di domenica potrebbe, anche per loro, rappresentare un appuntamento fondamentale.
L’impressione, a sei giorni di distanza, è che per la Samb sarà una partita da condurre come quella a Sora, ovvero con tanto carattere, proprio per la situazione di partenza che comunque sarà inedita. Una vittoria non sarebbe fondamentale, ma oltre a scacciare gli incubi in stile post-Campobasso, terrebbe a distanza rivali importanti come lo stesso Teramo e L’Aquila (già a -7), senza dimenticare il Chieti (-5).
Per questo, si spera che le autorità, fatte tutte le valutazioni per garantire una sicurezza che l’impianto del “Riviera delle Palme” ha dimostrato di garantire nel corso degli ultimi decenni, consentano ai tifosi del Teramo di presenziare in Curva Sud così da consentire un doppio spettacolo, oltre che in campo, anche sugli spalti.
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