Una folta partecipazione di rappresentanze delle scuole superiori ha caratterizzato l’iniziativa promossa dalla Commissione Provinciale Pari Opportunità svoltasi oggi lunedì 25 novembre, a Palazzo dei Capitani, per sensibilizzare la comunità sul significato della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Erano presenti, tra gli altri, il prefetto Sante Copponi, il questore Giuseppe Simonelli, la consigliera provinciale con delega alle pari opportunità Germana Gagliardi, l’assessore comunale alle pari opportunità Maria Grazia Di Nicola, l’assessore comunale alla pubblica istruzione Donatella Ferretti e il consigliere provinciale Pasqualino Piunti.
«Dall’insediamento abbiamo supportato con impegno le campagne antiviolenza di istituzioni, forze dell’ordine, associazioni culturali e centri antiviolenza, dalle manifestazioni, ai flash mob, alle tavole rotonde, agli incontri nelle scuole – spiega la presidente della Commissione Provinciale Pari Opportunità Maria Antonietta Lupi -. L’intento è rompere il muro del silenzio che circonda la violenza domestica: occorre agire insieme in una politica condivisa per rafforzare la cultura del rispetto e del contrasto al fenomeno che colpisce seriamente anche la nostra regione».
«La violenza contro le donne costituisce una vera e propria emergenza nazionale per i numeri rilevanti ed allarmanti che contraddistinguono il fenomeno – afferma Copponi -. È quindi fondamentale una mobilitazione di tutte le componenti della società civile. L la Prefettura, da parte sua, intende rafforzare ed irrobustire la rete e i protocolli esistenti per intercettare i sintomi del problema appena si manifestano e arrivare ad aiutare e proteggere con ulteriore efficacia le donne in difficoltà».
Sulla stessa lunghezza d’onda il questore che evidenzia l’attività condotta dalla Polizia sul piano della formazione, della prevenzione e della repressione. «Ognuno deve fare la propria parte – dice Simonelli – perché lo Stato siamo tutti noi e possiamo essere protagonisti attivi di un cambiamento culturale e di progresso. Uno dei principali strumenti di prevenzione è quello dell’ammonimento: dall’inizio dell’anno ne abbiamo emessi 14 per stalking e 6 per violenza domestica. Mentre gestiamo 106 codici rossi che costituiscono dei veri e propri procedimenti giudiziari».
«Occorre partire anche dal linguaggio per scalfire gli stereotipi di genere e sviluppare modelli culturali sani che promuovano buone prassi nell’ambito di una effettiva parità di genere – affermato Gagliardi -. In tale ambito possono fare tanto i giovani e il mondo della scuola per accelerare processi di crescita civile e sociale. Se pensiamo che fino al 1975 il marito, secondo la legge, era il capo della famiglia, si può ben comprendere quanto sia arduo superare determinati comportamenti e convinzioni. Mi fa davvero piacere la presenza di tanti studenti perché sono i protagonisti del futuro ed i più validi testimonial di dinamiche nuove e positive».
Dopo gli interventi delle istituzioni, sono state declamate liriche della poetessa Sabrina Galli e illustrate rappresentazioni pittoriche contro la violenza di genere a cura dell’Associazione “Scintille”. «Il linguaggio potente dell’arte – dichiara la presidente dell’associazione Donatella Lamperti – rappresenta un veicolo di formazione capace di intercettare il cuore e i sentimenti delle persone cambiando in positivo le coscienze delle giovani generazioni».
Nel corso della mattinata è stata presentata la nuova edizione del concorso letterario di prosa e poesia “I Colori delle Donne” organizzato da oltre 20 anni dalla Commissione Provinciale Pari Opportunità. «Chiediamo ai giovani di partecipare numerosi ad una iniziativa che costituisce una tradizione consolidata nel tempo», spiega la Lupi. È stato quindi proiettato un video per la regia di Davide Passaretti, a cura dell’associazione “Ap Events”, per sensibilizzare le giovani generazioni sulla violenza di genere.
Apprezzato, infine, l’intervento della psicologa Laura Sessa del Centro Nazionale Violenza Relazionale che ha relazionato sul tema “Rinascere si può: superare la violenza e riscoprire se stesse”. La professionista ha dialogato a lungo con gli studenti presenti su come evitare “le relazioni tossiche” mettendo al centro la propria persona e spezzando l’isolamento che rende vulnerabili a condotte manipolatrici e non rispettose della libertà personale e relazionale.
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