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Paura in teatro: corista si sente male durante la rappresentazione di “Carmina Burana”

ASCOLI - Musica e spettacolo si sono interrotti. Medici presenti in sala hanno prestato i primi soccorsi e la donna presto si è ristabilita. Nonostante il brivido dell’imprevisto, la serata si è conclusa con un bis liberatorio e un lungo applauso da parte del pubblico che ha affollato il teatro
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Spavento in teatro ieri sera, giovedì 28 novembre, sera durante la rappresentazione di “Carmina Burana” di Carl Orff, l’evento voluto per dare inizio al lavoro di Fondazione Ascoli Cultura, l’organismo il cui obiettivo è quello di tutelare, gestire e valorizzare il patrimonio cittadino, iniziando dagli eventi nei teatri.

 

 

Nel bel mezzo dell’esecuzione, che ha visto sotto i riflettori quasi 200 persone tra formazioni vocali, cantanti e musicisti, una corista si è sentita male aggrappandosi alla vicina. Immediatamente la musica e lo spettacolo si sono interrotti e gran parte degli artisti in scena si sono avvicinati alla donna, rimasta esanime in palcoscenico.

 

 

Grazie anche all’immediato arrivo di alcuni medici presenti tra il pubblico, la corista si è poi rimessa da quello che si è rivelato essere soltanto uno svenimento dovuto ad un improvviso calo di pressione. Dopo una pausa di circa dieci minuti, constatato il passato pericolo per la donna, facente parte della formazione “Tomassini” di Serra de’ Conti, l’esibizione è ripresa. Si è trattato di un momento che ha rischiato di provocare il panico, visto che la caduta a terra della corista all’inizio si temeva potesse essere dettata da una causa molto più seria.

 

 

Dunque un inizio col brivido per il lavoro affidato alla Fondazione Ascoli Cultura, presieduto dal notaio Nazzareno Cappelli, affiancato dal maestro Ada Gentile. Una serata che per questo appuntamento di inizio attività ha voluto chiamare molti professionisti locali, della provincia e del territorio limitrofo, anche per celebrare i trent’anni del nuovo percorso del teatro Ventidio Basso, che fu restaurato e riaperto al pubblico dopo quasi 15 anni di chiusura nell’autunno del 1994.

 

 

Ad essere coinvolti nella rappresentazione del capolavoro di Orff tratto da testi poetici medievali, anche numerosi artisti ascolani, come il creativo Gabriele Viviani, il direttore delle voci bianche “La Corolla” Mario Giorgi e il pianista Giuseppe Massimo Sabatini, tra gli altri. Nonostante il brivido dell’imprevisto, la serata si è conclusa con un bis liberatorio e un lungo applauso da parte del pubblico che ha affollato il teatro.


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