Il prefetto di Ascoli, Sante Copponi, ha tenuto una riunione del Consiglio Territoriale per l’Immigrazione (Cti) al fine di verificare la possibilità di incrementare le attività dei corsi per l’apprendimento della lingua italiana, in favore dei lavoratori stranieri occupati e da occupare nei cantieri del cratere.
La conoscenza della lingua italiana è indispensabile per consentire ai lavoratori stranieri di essere formati in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, rafforzando in questo modo i dispositivi di protezione nei cantieri edili permettendo ai lavoratori una maggiore autoprotezione, basata sulla conoscenza delle norme.
Il problema si pone con forza in quanto è prevedibile che la necessità di occupare lavoratori stranieri nei cantieri sarà sempre più rilevante, alla luce delle dinamiche della ricostruzione pubblica e privata. Alla riunione del Cti sono stati invitati a partecipare anche i rappresentanti delle Scuole Edili, dei Centri per l’Impiego ed anche le Università marchigiane, alle quali è stato richiesto ogni utile contributo e collaborazione sulla tematica.
Nel corso del confronto, su sollecitazione del prefetto, si è convenuto sulla necessità di fare maggiormente rete aumentando il flusso informativo nei confronti delle associazioni di categoria sulla possibilità di indirizzare i lavoratori alla frequentazione dei corsi per l’apprendimento della lingua italiana, già programmati anche dalla Regione Marche anche sulla base di progetti finanziati con fondi europei. L’impegno di tutti gli intervenuti è stato quello di promuovere ogni utile iniziativa rivolta alla organizzazione di corsi di lingua italiana per venire incontro alle esigenze rappresentate dal mondo delle imprese, delle associazioni e delle Scuole edili.
Il prefetto al termine dell’incontro ha assicurato che, oltre a informare le autorità di governo sulle problematiche prospettate ai fini dell’adozione delle misure ritenute necessarie, provvederà a monitorare le attività già messe in cantiere con le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e gli enti bilaterali.
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