Si terrà mercoledì 4 dicembre alle 14 l’incontro organizzato da C.Nnext Piceno con le imprese del territorio, per dare il via alla costruzione di una community territoriale per l’innovazione. I lavori si terranno presso Bottega del Terzo Settore in Corso Trento e Trieste.
Dopo gli annunci dei mesi scorsi, ha preso forma la società che si propone di sviluppare un polo piceno per l’innovazione e che, proprio con l’incontro del 4 dicembre, muove i primi passi per presentare i servizi e le opportunità che il suo modello di trasferimento tecnologico “da impresa a impresa” mette a disposizione. L’obiettivo è quello di raccogliere le migliori competenze disponibili per metterle a disposizione di chi ha necessità di sviluppare percorsi d’innovazione nella propria azienda. Con la consapevolezza che spesso le due identità coincidono nella stessa organizzazione.
L’evento prevede una presentazione introduttiva del modello della NExT Innovation, che alcune imprese picene hanno già avuto occasione di conoscere in eventi passati. A fare gli onori di casa saranno Simone Ferraioli, presidente di Confindustria Ascoli Piceno, e Stefano Soliano, Amministratore unico di C.Next Piceno Srl.
Seguiranno quindi Max Bancora e Roberta Santucci, rispettivamente Responsabile della NExT Innovation di C.Next e Opportunity manager, a coinvolgere le aziende presenti in un confronto sui temi dell’innovazione e sulla percezione che il territorio ha di questioni focali come le nuove tecnologie, il ruolo delle startup, la possibilità di usufruire di finanza agevolata e altro ancora.
A seguire, sarà importante ascoltare la testimonianza di imprese che, presso altri poli territoriali del sistema C.Next, hanno già avuto modo di sperimentare il modello della NExT Innovation, mettendo a disposizione il proprio know-how e/o usufruendo delle competenze necessarie per la propria crescita.
La community nazionale di C.Next oggi conta oltre 160 aziende innovative, tra startup, pmi e corporate, afferenti a settori e ambiti produttivi diversi ma accomunate dalla stessa spinta verso l’innovazione, consapevoli di quanto rappresenti una leva competitiva irrinunciabile nell’attuale quadro economico e sociale. La community marchigiana andrà ad arricchire quel patrimonio e potrà godere essa stessa di quello straordinario bacino di competenze coordinate da C.Next.
«L’incontro di oggi dà il via ad una attività che C.Next Piceno proporrà d’ora in avanti sul territorio, in accordo e con il supporto di tutti gli stakeholder locali che da tempo stanno lavorando in modo serio e convinto per sviluppare questa opportunità – spiega Soliano -. Grazie al lavoro fatto, l’idea di polo di innovazione immaginata poco più di un anno fa oggi è un’azienda e può iniziare ad operare concretamente attraverso servizi e iniziative rivolte alle imprese per dare supporto al sistema economico, ma anche sociale, del Piceno, come metaorganizzatore dell’innovazione».
L’incontro è rivolto sia alle aziende che vogliono mettere a disposizione il loro know-how per innovare, sia a quelle che cercano quelle competenze per sviluppare la loro transizione digitale ed energetica, ormai necessaria. Le une e le altre possono operare nell’ambiente di C.Next Piceno in una logica win-win, le prime perché allargano il perimetro del proprio ecosistema di business, individuando nuove opportunità di crescita, le seconde in quanto possono godere dell’accompagnamento di C.NEXT Piceno per sviluppare il progetto più efficace per i loro bisogni, senza perdersi nelle complessità che il mondo dell’innovazione comporta.
L’incontro presso Bottega del Terzo Settore si inserisce allora nella più ampia prospettiva di creare le condizioni concrete di una sinergia fra le organizzazioni per sviluppare una vera community territoriale, come sta già succedendo in altre aree in Italia secondo il modello proposto da C.Next.
Parallelamente alla attivazione dei servizi per le imprese, prosegue l’impegno del territorio per dare anche una sede fisica alla nascente community, attraverso il recupero di un’area urbana in abbandono come la ex Sgl Carbon.
«Si tratta di un’operazione virtuosa che si concentra tanto sul contenitore quanto sul contenuto – continua Ferraioli -. Il recupero urbano dell’area ex Sgl Carbon è di grande rilevanza anche per l’intrinseco impatto sociale. Riempire questo contenitore, così importante per la storia della città, di tecnologie e innovazione per le imprese, ne farà un luogo vivo, con ricadute non solo sul tessuto imprenditoriale ma di interesse molto più ampio, come abbiamo visto accadere negli altri poli del sistema C.Next».
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