di Walter Luzi
Sfortunata al gioco (televisivo) ma incontenibile nella vita. Lei è Elena Valeri, ventitre anni vissuti molto intensamente, di Pagliare del Tronto. E’ tornata a L’eredità, il popolare gioco preserale televisivo di Rai Uno, senza riuscire a guadagnare la ghigliottina finale anche stavolta, ma confermando la sua simpatia e la sua irrefrenabile vitalità.
L’avevamo lasciata studentessa universitaria a Milano in Informatica musicale tre anni fa. Oggi quella laurea l’ha appesa incorniciata in casa, dopo aver svolto un tirocinio di laurea lavorando alla realizzazione di un progetto innovativo. Un sito web attraverso il quale sarà possibile effettuare dei test audiometrici a distanza, restando comodamente a casa propria davanti al pc. In materia di udito poi, c’è da dire che lei è una vera fuoriclasse. E’ nata infatti con un superpotere: l’udito bionico. Un senso ipersviluppato che le permette di captare voci e suoni a distanze e in condizioni impossibili per qualsiasi altro umano normodotato. Da fonico qualificato ha dato, fra i tanti concorsi, anche uno alla prestigiosa Scala di Milano, e resta solo incrociare le dita.
E poi suona bene la batteria. E poi arrampica. In palestra e in montagna. Pareti artificiali in free climbing per allenarsi, e naturali su Alpi, Gran Sasso o dovunque capiti. E poi, a quattro mani con la mamma Roberta, impiegata alla Regione, ha già scritto due libri gialli che hanno riscosso un buon successo. Lo ha ricordato anche il conduttore Marco Liorni durante la puntata, complimentandosi con lei. «Quel giorno, fra l’altro, stavo anche male – racconta Elena – ma mi sembrava brutto dare buca, e così, anche se non ero proprio al massimo, e forse si è visto, mi sono presentata in studio per la registrazione».
E poi ama il trekking. «Il casting l’ho fatto via skype sul telefonino – rivela – durante una escursione sulla via degli dei. Centoventiquattro chilometri attraverso l’Appennino tosco-emiliano. Bellissimo». E poi Elena ha trovato anche il tempo di farsi il moroso. Un ragazzo abruzzese insieme al quale presto partirà per un’altra avventura. Destinazione Australia. Obiettivi: perfezionare l’inglese, e trovare un buon lavoro come tecnico del suono a quelle lontanissime latitudini. In bocca al lupo. Ma non è stata certo questa una bella notizia per il papà Bruno, molto legato all’unica figlia, tecnico installatore molto noto di impianti di allarme, e manutentore di distributori automatici, nonché tifosissimo dell’Ascoli.
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