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Nelle Marche 78mila persone convivono con forme diverse di limitazioni

Il 3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità; un appuntamento nato nel 1981 per promuovere la conoscenza sui temi della disabilità e sostenere la piena inclusione
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Il 3 dicembre è la Giornata internazionale delle persone con disabilità; un appuntamento nato nel 1981 per promuovere la conoscenza sui temi della disabilità e sostenere la piena inclusione, per ogni persona disabile, affinché ciascuno possa partecipare alla vita politica, sociale, economica e culturale della società contro ogni forma di discriminazione e violenza.

 

Le persone con disabilità hanno diritto al pari di tutti all’istruzione post-secondaria, alla formazione professionale, all’istruzione, alla formazione continua ed alla occupazione.

 

Nelle Marche 78mila persone (il 5% della popolazione) convivono con forme diverse di limitazioni rispetto alle loro attività. Molte di queste sono anziane, dove oggi si concentra il maggior numero di persone con disabilità.

 

In Italia solo una persona disabile su tre ha accesso a un’occupazione. Inoltre c’è il grosso problema di redditi. Infatti le difficoltà economiche incidono pesantemente sulla vita delle famiglie che spesso hanno la necessità di pagare cure e assistenza che non riescono a trovare gratuitamente nel pubblico.

 

L’inail sostiene progetti e interventi personalizzati per il superamento e l’abbattimento di barriere architettoniche nei luoghi di lavoro, l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni di lavoro e per la riqualificazione professionale, mirati alla conservazione del posto o all’inserimento in nuova occupazione dei disabili da lavoro.

 

Nel 2023 si è inoltre conclusa la prima procedura per il finanziamento di progetti di In-Formazione in materia di reinserimento e di integrazione lavorativa.

 

Questa iniziativa, finalizzata a incentivare la diffusione tra i datori di lavoro e i lavoratori di una cultura condivisa sulle tutele previste dall’ordinamento per garantire la parità dei diritti dei lavoratori con disabilità, ha coinvolto circa 7.000 partecipanti nel Paese.

Le prestazioni Inail per “prime cure”, erogate nel 2023 a infortunati e tecnopatici, residenti nelle Marche, sono state 14.832, (+ 27,47% sul 2021 e del 29,37% sul 2022). I lavoratori assistiti da équipe multidisciplinari sono stati 31, 14 in meno del 2021 (45) e 17 in meno del 2022 (48).

Sempre lo scorso anno i progetti di reinserimento degli infortunati nella vita di relazione (adattamento di computer e veicoli personalizzati in base alle necessità degli assistiti; elaborazione di progetti individuali destinati al reinserimento), previsti dal Regolamento protesico, sono stati 36, purtroppo 8 in meno rispetto al 2021 (44) e 10 in meno rispetto al 2022 (46). In Italia nel 2023 questi progetti hanno trovato scarso appeal. Infatti sono stati complessivamente 1.098, 274 in meno rispetto al 2021 (-19,97%) e 93 in meno rispetto al 2022 (-7,81%).

 

«Bisogna dunque potenziare l’assistenza tenendo conto dei diversi gradi di disabilità con un aiuto alle famiglie che hanno il carico della cura, vanno inoltre valorizzate tutte le azioni a sostegno del diritto al lavoro delle persone disabili» spiega Guido Bianchini, già past president cocopro dell’Inail di Ascoli. «Dall’abbattimento delle barriere architettoniche ancora presenti e limitanti nelle nostre città e nelle nostre scuole, alle politiche sociali rispondenti alle esigenze delle famiglie con disabili, a una rete che li assista in ogni aspetto della loro vita, fino a nuove politiche di inserimento lavorativo e azioni che garantiscano il diritto all’autonomia». Manca ancora la realizzazione di una società pienamente inclusiva a partire dalla semplice mobilità, spesso molte persone disabili faticano a spostarsi per le strade del nostro territorio. «Occorre un impegno concreto del governo e del Parlamento e uno sforzo maggiore da parte delle istituzioni locali. Questa – conclude Bianchini – è una battaglia di civiltà».


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