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Finanziaria, tagli agli enti: «Drammatiche ripercussioni sui Comuni delle Marche piegati da 5 stati di emergenza»

E' IL COMMENTO dell'onorevole Augusto Curti (Pd): «Ridurre ulteriori risorse significa condannare una regione che lotta quotidianamente per risollevarsi affrontando le necessità della ricostruzione e della messa in sicurezza del territorio»
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Augusto Curti

 

«Il Governo Meloni infligge un altro colpo mortale ai territori con una Manovra economica che riduce drasticamente le risorse a disposizione di Comuni, Province e Regioni per un totale di 7 miliardi e 780 milioni di euro nel prossimo quinquennio»: lo denuncia l’onorevole Augusto Curti (Pd), sottolineando come questi tagli rappresentino «un’aggressione diretta a territori già in difficoltà, frutto di politiche miopi e prive di visione».

 

Particolarmente drammatica, secondo Curti, sarà la ripercussione a carico degli Enti delle  Marche, già piegati da ben cinque stati di emergenza: «Tagliare ulteriori risorse significa condannare una regione che lotta quotidianamente per risollevarsi a un destino di abbandono. Come potranno i Comuni garantire i servizi essenziali e affrontare le necessità della ricostruzione e della messa in sicurezza del territorio?».

 

 

Secondo Curti, l’impatto di queste scelte sarà devastante: «Scuole ulteriormente private dei fondi, trasporti pubblici al collasso, famiglie abbandonate, servizi socio-assistenziali al minimo storico e una sanità territoriale sull’orlo della desertificazione. Stiamo assistendo allo smantellamento del tessuto sociale del Paese».

 

 

Il deputato si sofferma anche sul destino dei progetti finanziati dal Pnrr, che rischiano di divenire vere e proprie cattedrali nel deserto: «Senza risorse per la gestione e la manutenzione, infatti, opere che avrebbero dovuto rilanciare i territori sono ridotte a insostenibili zavorre per i bilanci comunali. Si tratterebbe cioè di un doppio fallimento per questo Governo».

 

Durissima la critica alla maggioranza: «Con arroganza e totale assenza di lungimiranza, il Governo Meloni ha scelto di sacrificare il benessere dei cittadini per perseguire obiettivi politici e ideologici di basso profilo. A pagare saranno le comunità locali, le famiglie, i lavoratori e le fasce più fragili della popolazione».

 

Curti chiama infine a raccolta le forze sociali e politiche: «È necessario opporsi a una politica che impoverisce i territori e distrugge il futuro del Paese. I cittadini meritano un governo che ascolti, non che li condanni all’abbandono».


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