Sarà processato davanti al tribunale di Ascoli un detenuto di origine tunisina, 37 anni, attualmente recluso presso la Casa Circondariale di Piacenza. Deve rispondere di una serie di episodi di violenza e resistenza a pubblico ufficiale risalenti al marzo scorso, quando era carcerato presso il penitenziario di Marino del Tronto.
Secondo quanto riportato dall’accusa, l’uomo si sarebbe reso protagonista di comportamenti aggressivi nei confronti del personale penitenziario in più occasioni. Il primo episodio risale al 1° marzo, quando, durante una perquisizione nel magazzino dei detenuti, avrebbe minacciato un agente, aggredito altri poliziotti strattonandoli e sputando contro di loro. In quella circostanza, i poliziotti avrebbero trovato in suo possesso un paio di forbici, aumentando la gravità della situazione.
Un altro episodio si sarebbe verificato il 7 marzo, quando il detenuto è stato accompagnato all’ospedale Mazzoni per effettuare una serie di radiografie. Al termine degli esami, l’uomo avrebbe opposto resistenza agli agenti, rifiutandosi di tornare in carcere e sdraiandosi a terra. Anche al rientro in istituto, avrebbe mantenuto un atteggiamento ostile e non collaborativo.
Ulteriori momenti di tensione si sono registrati il 19, 20 e 26 marzo all’interno della struttura carceraria. In particolare, nell’episodio del 26 marzo, il detenuto avrebbe rivolto gravi insulti e frasi ingiuriose a una dottoressa in servizio.
A seguito di questi fatti, il 37enne, difeso dall’avvocato Simone Matraxia, dovrà rispondere di numerosi capi d’accusa, tra cui resistenza a pubblico ufficiale, violenza, minacce, oltraggio, danneggiamento e detenzione di oggetti pericolosi. Le parti offese, otto in totale, sono tutti membri del personale penitenziario che presta servizio presso la Casa Circondariale di Marino del Tronto.
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