di Salvatore Mastropietro
Il calciomercato di gennaio si avvicina ed iniziano a diffondersi le prime voci nell’ambiente Ascoli. Su tutte, nelle ultime settimane ci sono state quelle relative agli interessamenti dalla Serie B per Simone Corazza, miglior marcatore dell’Ascoli (11 reti in 19 presenze) e vice capocannoniere del girone B alle spalle di Cicerelli della Ternana.
Il club bianconero ha voluto respingere sul nascere i vari sondaggi, prolungando di un anno il contratto del bomber. L’ufficialità è stata data oggi dal club di Corso Vittorio Emanuele: «L’Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. è lieta di annunciare di aver rinnovato il contratto fino al 2027 all’attaccante Simone Corazza. Arrivato in bianconero nell’agosto scorso, ‘Joker’ Simone in pochissimo tempo si è fatto apprezzare come uomo per semplicità, genuinità e professionalità, oltre che per le sue qualità tecniche che lo hanno reso capocannoniere della squadra e secondo miglior marcatore del girone B. Il Club bianconero augura a Simone di ottenere con l’Ascoli altri importanti traguardi».
Sempre rimanendo in tema calciomercato, nella giornata di ieri è tornato a parlare il direttore sportivo Emanuele Righi. Lo ha fatto, a due mesi e mezzo di distanza dall’ultima volta (4 ottobre, giorno di presentazione di Domenico Di Carlo), ai microfoni di “Tvb Ascoli”, trasmissione in onda su “Vera Tv” e condotta da Matteo Porfiri e Laura Menichetti.
«Torno a parlare e non lo faccio per le quattro vittorie consecutive, – ha esordito il direttore – sono una persona abitata a metterci la faccia soprattutto nei momenti negativi. Il bilancio di questo girone d’andata non ci lascia soddisfatti, siamo felici di esserci rimessi in carreggiata ma nessuno di noi è soddisfatto. L’avvento di Di Carlo è stato un apporto importante, così come la pazienza mostrata dalla società».
Sul rapporto con Pulcinelli ed il momento di crisi trascorso: «Pulcinelli è il proprietario ideale per un direttore sportivo. Chiaramente vuole essere informato di tutto, l’Ascoli per lui è come un figlio e come fa un padre vuole essere costantemente aggiornato. La comunicazione è quotidiana con tutta la società. Il nostro rapporto è importante, si tratta di un patron corretto nel rispetto dei ruoli. Dopo la partita col Rimini mi sono assunto tutte le responsabilità dal punto di vista tecnico. La fiducia? Dopo la partita col Pineto – il punto più basso di questa stagione – ho messo a disposizione della società la mia posizione, è giusto che in quel momento siano stati fatti dei sondaggi con altre figure tecniche. Ribadisco che non sarò mai un peso per l’Ascoli, abbiamo passato la burrasca, c’è ancora tanto da fare e vogliamo fare i playoff oltre che dare il via a un progetto con un nuovo modo di fare calcio, con un occhio principale sul settore giovanile che sta portando in prima squadra tanti elementi. Non è un caso che ragazzi come Piermarini, Cozzoli, Bando e Alagna siano attenzionati nelle categorie superiori».
«Abbiamo un grandissimo rispetto per il blasone dell’Ascoli, – ha continuato Righi – ma oggi c’è da fare i conti con una retrocessione molto dolorosa. Siamo nel 2024 e il benessere dell’Ascoli deve essere messo prima di qualsiasi riferimento al passato. C’è ancora molto da fare e non bisogna mai mancare di rispetto a questo club e alla nostra gente».
Chiosa sul calciomercato ormai alle porte: «Un dato estremamente negativo è stato quello dei gol subiti, lavoreremo per dare un equilibrio maggiore al gruppo. Abbiamo tanta qualità davanti, ma dietro abbiamo sofferto un po’ meno. A centrocampo abbiamo scelto di accelerare i tempi con Bando e Lo Scalzo, ma è stato un mio errore inizialmente credere che fossero subito pronti. Corazza e Forte? Escludo categoricamente che la società possa privarsene, tutto ha un prezzo ma dubito che qualcuno sia disposto a pagarli secondo la valutazione che comunque non abbiamo fatto. Il 15 luglio abbiamo deciso cosa fare con Forte e di aspettarlo, non vediamo l’ora di vederlo in campo con noi. Posso garantire che la società ha dato disponibilità, poi è chiaro che c’è da mantenere un equilibrio a livello tecnico e di spogliatoio».
Sul ritiro estivo svolto in città: «Dal punto di vista tecnico abbiamo iniziato a lavorare operativamente nei primi giorni di agosto. La società era all’interno di una trattativa per la cessione, per rispetto la proprietà ha atteso che un’eventuale nuova gestione prendesse in mano la situazione. Sotto l’aspetto organizzativo questo club è da Serie A, è sotto l’aspetto tecnico che bisogna crescere e la responsabilità è mia».
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