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Via delle Stelle, l’opposizione incontra la Soprintendenza: sabato sit in di protesta, raccolta firme a quota 1.000

ASCOLI - Sabato 21 dicembre Collettivo Caciara, Ascolto & Partecipazione e i residenti si ritroveranno in loco per manifestare il loro dissenso. Successo per la petizione lanciata dalle guide turistiche. I consiglieri Ameli, Cappelli, Dominici, Luzi, Marcucci, Nardini e Procaccini: «Accogliamo con favore la marcia indietro del Comune in merito ai blocchi di cemento per la copertura del muretto, sostituiti con il travertino»
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di Luca Capponi 

 

Via delle Stelle, ecco il punto della situazione tra petizioni e sit-in. In primis c’è da registrare l’incontro tra i consiglieri comunali di opposizione (Francesco Ameli, Gregorio Cappelli, Andrea Dominici, Marta Luzi, Marcucci Manuela, Emidio Nardini e Angelo Procaccini) e la Soprintendenza, nelle persone di Giovanni Issini e Rosella Bellesi. Al centro, ovviamente, i tanto chiacchierati lavori di riqualificazione del caratteristico scorcio del centro storico, che ormai da settimane stanno facendo discutere a tutte le latitudini.

Eloquente striscione apparso in via delle Stelle

 

«Abbiamo accolto favorevolmente la conferma della marcia indietro del Comune in merito alla scelta dei blocchi di cemento per la copertura del caratteristico muretto, questi ultimi si stanno infatti sostituendo finalmente con il travertino, nel rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza – spiegano dalle opposizioni -. Ricordiamo che, già dallo scorso aprile, la stessa Soprintendenza aveva indicato il travertino come soluzione più idonea, e solo grazie alla protesta dei cittadini e al nostro intervento si è giunti a questa correzione assolutamente necessaria».

 

«Durante l’incontro, ci siamo concentrati sul tema del parapetto, avanzando alcune proposte alternative per valutare la fattibilità e il parere della Soprintendenza – proseguono -. C’è da premettere che la balaustra è stata posizionata per motivi di sicurezza onde evitare che qualcuno  possa precipitare nel vuoto, ed inoltre è stata posizionata perché per il Comune quello è un percorso ciclopedonale e pertanto deve rispettare alcuni standard».

 

L’opposizione ha poi proposto alcune soluzioni alternative alle orride balaustre, con l’obiettivo di mantenere gli standard di sicurezza previsti a al tempo stesso preservare la bellezza della zona. Tra queste, l’innalzamento del muretto a misura di sicurezza, esclusa poiché comporterebbe la creazione di un falso, in contrasto con la natura autentica e storica del manufatto. Scartati anche il corrimano posizionato centralmente sopra la soglia di travertino (richiederebbe la foratura del travertino, con un evidente rischio di deturpazione) e la balaustra esterna, ritenuta non praticabile. Ultima, la soluzione di una protezione esterna nascosta, come una rete anticaduta, «non è stata considerata concretamente, apparentemente a causa della presenza di rovi che renderebbero complesso l’intervento e con costi elevati».

 

«Abbiamo avuto l’impressione che, soprattutto in merito all’ipotesi di una protezione esterna nascosta, non vi sia stata un’adeguata attenzione né da parte della Soprintendenza né, ancor meno, da parte del Comune, che sembra non aver approfondito questa soluzione progettuale – proseguono i consiglieri -. Infine, abbiamo affrontato la questione del rifacimento del muretto. Gli interventi previsti erano i seguenti: tecnica “scuci e cuci” nelle parti ove il materiale è carente, stuccatura e risarcitura delle connessure estesa a tutta la lunghezza del parapetto. Il risultato è stato ritenuto dalla Soprintendenza esteticamente poco gradevole, ma necessario al consolidamento del muretto, giustificando il tutto come una soluzione che si integrerebbe meglio nel tempo e garantirebbe maggiore solidità alla struttura».

 

«Poco chiari inoltre sono apparsi gli interventi riguardanti la manutenzione della pavimentazione che ad oggi sembra essere meno permeabile di quanto non fosse in precedenza, e ciò ha già causato diversi disagi ai residenti e alle attività commerciali del luogo per via della formazione di pozzanghere con conseguente infiltrazione delle acque nei locali», è la conclusione.

 

Nel frattempo, la petizione online “Salviamo via delle Stelle”, lanciata qualche giorno dall’associazione di guide turistiche “Marche V Regio” (leggi qui), ha raggiunto quasi le 1.000 firme. Mentre per la giornata di sabato 21 dicembre, dalle 13 in poi, è previsto un sit-in in loco, organizzato da Collettivo Caciara, Ascolto & Partecipazione e dai residenti.

 

“Salviamo via delle Stelle”, parte la petizione: già raccolte oltre 200 firme

 


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