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La crisi non frena la corsa ai regali: nel Piceno spese per 88 milioni

ASCOLI - Le previsioni di Confartigianato parlano di 58 milioni in alimentari e bevande, 30 milioni in altri prodotti e servizi tipici del Natale. Sul fronte dell'offerta, schierati 4.292 addetti (34,1%, 46esima provincia in Italia) su 1.516 imprese
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Le crisi geopolitiche e le incertezze del momento influenzano i consumi anche in Italia, ma a Natale le famiglie non rinunceranno ai regali, puntando forte nel regalare (e mettere sulla tavola) prodotti alimentari d’eccellenza.

 

È il sunto della tradizionale analisi di Confartigianato Imprese sugli acquisti per le feste, aperta con ottimismo in considerazione del dato che nel terzo trimestre 2024 la spesa delle famiglie in Italia segna un aumento dell’1,4% rispetto al trimestre precedente. A fare la parte del leone ci pensa anche l’alimentare a vocazione artigiana, tanto che si prevedono consumi di prodotti alimentari e bevande a dicembre che ammonteranno a 17,5 miliardi di euro.

 

Andando nel dettaglio delle province di riferimento di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, sono previste spese a dicembre: ad Ascoli Piceno di 88 milioni di euro (58 milioni in alimentari e bevande, 30 milioni in altri prodotti e servizi tipici del Natale); a Fermo di 73 milioni di euro (48 milioni in alimentari e bevande, 25 in altri prodotti e servizi tipici del Natale); a Macerata di 132 milioni di euro (87 milioni in alimentari e bevande, 45 in altri prodotti e servizi tipici del Natale).

Enzo Mengoni

 

Sul fronte dell’offerta, l’artigianato interessato dalla domanda per le festività ha un peso rilevante sul totale degli addetti legati ad attività artigiane. Anche nelle province marchigiane. Nello specifico: ad Ascoli Piceno, 4.292 addetti (34,1%, 46esima provincia in Italia) su 1.516 imprese; a Fermo, 9.171 addetti (57,2%, seconda provincia in Italia) su 2.556 imprese; Macerata, 11.214 addetti (41,8%, settima provincia in Italia) su 3.120 imprese.

 

«Le tensioni geopolitiche e una più elevata incertezza determinano un basso profilo della spesa per consumi, ma non rinunceremo ai doni di Natale – osserva Enzo Mengoni, Presidente territoriale Confartigianato Imprese Mc – Ap – Fm –. Ricordo, infatti, che il mese di dicembre concentra un decimo delle vendite al dettaglio dell’anno e, grazie al pagamento delle tredicesime, i redditi da lavoro dipendente nell’ultimo trimestre dell’anno superano del 20,7% la media dei primi tre trimestri. I prodotti alimentari legati alle ricorrenze sono un traino a dicembre di un settore agroalimentare che si conferma di tendenza, soprattutto quello di qualità ed eccellenza».

 

«Per questo – continua – in vista delle festività natalizie, come Confartigianato abbiamo anche quest’anno promosso la campagna “Acquistiamo locale“, un invito a regalare e a regalarsi prodotti a valore artigiano made in Italy, espressione della creatività e della tipicità delle imprese dei tanti, diversi territori italiani. Scegliere un regalo prodotto da una impresa artigiana, infatti, non è solo un atto di consumo, ma diventa un gesto che valorizza il lavoro, la creatività, l’ambiente e la comunità. È un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale. A spingere l’acquisto di prodotti artigiani, infatti, è la sempre più diffusa attenzione all’unicità e alla sostenibilità di prodotti ‘su misura’, personalizzati, durevoli e caratteristici del territorio».

 

 


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